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Nocera Inferiore – Inumazione e cremazione dei defunti: il documento del Vescovo

E’ crescente la diffusione della pratica della cremazione dei defunti; pratica ch’è coerente con la secolarizzazione della società e con le dinamiche dei suoi ritmi, anche l’inumazione e la sepoltura restano largamente presenti ed osservate secondo i canoni della Fede religiosa di matrice cristiano e sulle scie di millenarie tradizioni ed usanze di derivazione pre-cristiane.

Uno scenario di costumi e usi del passato e del presente, su cui interviene monsignor Giuseppe Giudice, vescovo della Diocesi di Nocera Inferiore e Sarno, con una Lettera aperta, indirizzata ai sacerdoti e alle comunità parrocchiali dell’Agro. E’ la Lettera esplicativa, con cui si sottolinea che per la Chiesa cattolica non sussistano particolari elementi di carattere dottrinale e pastorale, per i quali la pratica della cremazione dei defunti non debba essere osservata. La Chiesa prende atto della sua diffusione, ma, nello stesso tempo, dà risalto a quelle che le ragioni per le quali è preferibile osservare le pratiche dell’inumazione e della sepoltura in conformità con la liturgia e la consuetudine.

Il presule sottolinea, in particolare, che la cremazione, per coloro che siano osservanti della Fede cristiana, non può né deve essere scissa dal rispetto da alcuni canoni basilari per la conservazione delle ceneri; canoni, per i quali la conservazione delle ceneri che va fatta nei Cimiteri o nei luoghi sacri dedicati.

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