Una gara giocata sul filo del rasoio, e come da regola del calcio a spezzare gli equilibri ci pensa il campionissimo. La Palmese esce sconfitta di misura dal confronto con la capolista Casarano, che dimostra il cinismo delle grandi sfruttando l’unica vera occasione della partita per consolidare la vetta della classifica.
Mister Teore Grimaldi opta per qualche cambio nell’undici iniziale, lasciando Santarpia in panchina e affidando le chiavi dell’attacco al tridente composto da Orefice, Volpe e Peluso. Il Casarano, schierato con un 3-4-3, punta su Malcore come terminale offensivo, supportato sugli esterni da Loiodice e Perez.
Il Casarano parte forte, cercando subito di mettere in difficoltà i padroni di casa. Al 6’ Pinto ci prova con un tiro-cross insidioso, che costringe Pollini a smorzare il pallone in angolo. La Palmese però cresce con il passare dei minuti, prendendo il controllo del centrocampo e costringendo Fernandes agli straordinari.
Il portiere ospite salva il risultato al 23’ su una conclusione potente di Magliocca, si ripete al 25’ su un tentativo di Puca e chiude nuovamente la porta al 34’, opponendosi a un tiro insidioso di Peluso. Nel finale di primo tempo, i rossoneri sfiorano il vantaggio con Virgilio, ma il suo tiro dalla distanza termina largo.
La Palmese rientra dagli spogliatoi con grande determinazione e sfiora subito il gol al 47’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Puca si coordina e conclude di poco a lato. La spinta dei padroni di casa sembra poter fare la differenza, ma al 52’ arriva la beffa. Il Casarano trova il gol che decide la partita: Loiodice pennella un cross in area, Malcore colpisce di testa trovando la respinta di Pollini, ma è lo stesso attaccante a ribadire in rete sul rimpallo, siglando lo 0-1.
Nonostante lo svantaggio, la Palmese non si arrende e continua a cercare il pareggio. Grimaldi opera diversi cambi per aumentare la freschezza offensiva, ma l’episodio che complica i piani arriva al 68’, con la doppia espulsione di Peluso e Rizzo per reciproche scorrettezze. In inferiorità numerica, la Palmese non si arrende e si rende pericolosa al 73’: Tiberti sfonda sulla sinistra, serve Orefice in area, ma la girata dell’attaccante termina alta.
Nel finale, i padroni di casa si riversano in avanti. All’86’, Tiberti prova ancora dalla distanza, ma il suo tiro si spegne sul fondo. L’ultimo disperato tentativo arriva con Galeotafiore, ma il suo tiro al volo termina lontano dalla porta, sancendo la sconfitta della Palmese in una gara che avrebbe meritato un epilogo diverso.
Finisce così. Ancora una grande prova per i ragazzi di Grimaldi, che riescono a tener testa alla corazzata rossoblù, peccando però di concretezza sotto porta. L’unico, vero neo lo regala la classifica: la vittoria dell’Ugento accorcia le distanze della lotta salvezza. Ora l’obiettivo è non guardarsi indietro.