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Napoli, inaugurazione dell’Anno Giudiziario con il Ministro Nordio: protestano i magistrati contro la riforma

Quando il Ministro della Giustizia prende la parola, nel salone dei busti a Castel Capuano, i magistrati sventolando la Costituzione, vanno via. Nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario nelle corti d’appello italiane monta la protesta. È una protesta contro la riforma della giustizia che “potrebbe cambierà l’assetto della Magistratura”, dichiarano le toghe. Da Milano, a Napoli, a Palermo monta il dissenso.

E spicca l’assenza del Procuratore Capo di Napoli Nicola Gratteri, che ha disertato la cerimonia perché critico verso la riforma, ha preferito rimanere in ufficio: “Non ritengo utile la mia presenza, dato che nel corso di tutto questo tempo, mesi e anni, nessuno ha chiesto e ha voluto un confronto per discutere sul piano pratico, tecnico e giuridico della riforma. Quindi andare lì a sentire lo stesso discorso fatto più volte, non ne vale la pena” ha dichiarato Gratteri ad un programma Tv.

Contestata, in particolare, la norma che vede la separazione delle carriere. Nordio ricorda alla platea che “si tratta di una riforma solo tecnica”.

Al guardasigilli, che non ha mancato di elogiare il lavoro svolto dai magistrati in Campania, replicano sulla riforma i togati. Il magistrato Edoardo Cilenti, ricorda al Ministro Nordio le parole proprio sull’indipendenza dei giudici dell’avvocato e giurista napoletano Giovanni Leone, ex Presidente della Repubblica.

Ed anche il mondo politico si spacca sulla riforma e sulla separazione delle carriere.

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