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Nola elezioni 2025: Andrea Ruggiero unisce i fronti, sarà il candidato sindaco della coalizione Insieme per Nola

Dopo anni segnati da commissariamenti e amministrazioni interrotte prima della scadenza naturale, a Nola potrebbe tornare al centro del dibattito una parola dimenticata: stabilità. A rimetterla sul tavolo è Andrea Ruggiero, che in queste settimane è riuscito a compiere un’operazione politica non banale: mettere insieme anime diverse, federare visioni inizialmente distanti, e proporre un metodo prima ancora che un nome.

Ufficiale la sottoscrizione del documento. In appoggio a Ruggiero Azione, P.E.R. Nola, Fare Democratico, Più Nola Oltre, Nola Bene Comune, Nola 801, Forza Nola, Solo per Nola, Nola sul Serio e altre liste prossime a confluire. 

Ruggiero si è fatto spazio tra due tavoli che, fino a poco tempo fa, sembravano viaggiare su binari paralleli. Da un lato, l’area che aveva espresso sostegno a Luigi Caliendo, e che cercava un profilo in continuità con una certa visione amministrativa; dall’altro, un gruppo più eterogeneo, ancora alla ricerca di una rotta comune, che guardava al rinnovamento ma faticava a trovare una sintesi.

L’incrocio è avvenuto proprio attorno alla figura di Ruggiero, oggi percepito come punto di equilibrio, catalizzatore di una nuova stagione politica e di una piattaforma condivisa per restituire continuità, metodo e serietà all’amministrazione comunale.

Non si tratta solo di un’operazione di alleanze. Il consenso raccolto da Ruggiero poggia su una visione chiara: una città più moderna, efficiente e trasparente, con un’amministrazione che sappia finalmente completare il proprio mandato e riconquistare la fiducia dei cittadini. Il suo programma, in fase di definizione, si muove su direttrici precise: rigenerazione urbana, rilancio del centro storico, investimenti sui servizi digitali, riorganizzazione della macchina amministrativa, e un nuovo patto tra istituzioni e comunità. Un progetto che mette al centro i bisogni reali del territorio, lasciando da parte le logiche di potere fine a sé stesse che hanno contribuito, negli ultimi anni, a minare la tenuta politica della città. 

Nell’ area Dem,  al momento, c’è ancora un clima di incertezza. Al dualismo annunciato qualche giorno fa sui nomi Pizzella-Tudisco, parrebbe essersi smarcato il primo, con in lizza solo l’ex vice sindaco dell’amministrazione Buonauro, già candidato alla fascia tricolore nel 2019. 

Maurizio Barbato l’altro nome che ancora circola, a capo di una coalizione fatta di civiche. 

Dopo due esperienze amministrative concluse in anticipo, con le inevitabili conseguenze sul piano della progettualità e dell’attrattività per investimenti e bandi, Nola è oggi una città in attesa. Attesa di una guida solida, di una visione di lungo periodo, di una classe dirigente che non insegua solo la vittoria elettorale ma lavori per ricostruire un rapporto credibile con i cittadini.

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