A San Gregorio Armeno si respira già aria di Natale, previsto boom di turismi per l’Immacolata
È Sinner Mania: Il tennista italiano, numero uno al mondo, è diventato anche una statuina da collezione nelle botteghe di San Gregorio Armenia dove il pastore dell’atleta sta andando a ruba. C’è anche Antonio Conte, Geolier, l’attivista Sammy Basso recentemente scomparso vicino alla new entry Donald Trump. Se ne stanno al fianco degli immancabili Pino Daniele, Maradona, Sophia Loren, Totò, Eduardo e Troisi. Sono riprodotti nei minimi dettagli, vanto di quell’artigianato che da secoli si tramanda di generazione in generazione. A volerli nominare tutti, i capolavori dell’arte presepiale partenopea, non si terminerebbe più. E tra le varie opere d’arte c’è anche il turismo della città in crescita tra il 3% e il 4% rispetto all’anno scorso. Napoli infatti respira già aria di Natale, nel cuore del centro storico, in quel vicolo divenuto concetto di napoletanità nell’immaginario collettivo globale.
E così la città si prepara ad essere presa d’assalto per il weekend dell’Immacolata, sempre più meta ricercata da visitatori provenienti d’oltreoceano, Napoli vede crescere un turismo di qualità lontano dal mordi e fuggi ma favorito da lunghi soggiorni. Per l’8 dicembre che cadrà di domenica Federalberghi fa sapere che già da ora il 90% delle camere sono state prenotate e, nonostante non ci sarà il ponte, si dovrebbe raggiungere ugualmente il pienone con gli arrivi last minute. A consolidare i dati di quello che è stato definito l’autunno d’oro partenopeo – che ha visto solo a Novembre quasi un milione di turisti – è sicuramente il fenomeno pre natalizio che gira intorno ai vicoli dei presepi, con epicentro a San Gregorio Armeno dove l’antica tradizione si mescola con il nuovo offrendo a Benino ed Armenzio, i protagonisti della cantata del Basile, le statuine dei personaggi più seguiti del momento.