Terra dei fuochi: botta e risposta tra governo e regione
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Il neo-commissario per le bonifiche nella Terra dei Fuochi, Giuseppe Vadalà, parla chiaro: “ i fondi per la Terra dei fuochi saranno consistenti e si sapranno entro i 60 giorni previsti dalla legge”. La notizia arriva dalla Reggia del Carditello dove si sono da poco conclusi i lavori della commissione parlamentare rifiuti ed ecomafie per stigmatizzare nuovamente la problematica e provare a rispondere tempestivamente a seguito della sentenza europea.
La regione Campania fa sapere di pronta risposta che ha già stanziato 70 milioni dai fondi sviluppo e coesione, ha notificandolo in una lettera dello scorso 5 febbraio, al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che i siti da bonificare sono 5. Tra le più onerose lle discariche Masseria Annunziata e Cuponi Sagliano a Villa Literno (27). Per questo motivo contestualmente al contenuto della lettera, svelato sempre nelle ultime ore durante il focus della commissione, a tuonare è stato il presidente De Luca intervenuto inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Campania che prima, ironicamente, si è detto “commosso” per la nomina di Vadalà e poi ha affondato chiarendo innanzitutto che la sentenza della corte europea si riferisce ad una situazione precedente il 2013 e che il neo commissario, in realtà, avrà il portafoglio vuoto. Ma pronta è arrivata la risposta del presidente della commissione.
De Luca non ha mancato di sottolineare che il problema ambientale della Campania è stato ereditato e che la regione ha affrontato il disastro ambientale, rimuovendo la maggior parte delle ecoballe. Un disastro che è costato 120mila euro al giorno. Attualmente, per il governatore, il problema principale è l’abusivismo. Inoltre, parlando di un danno d’immagine, ha ribadito che i fuochi sono concentrati principalmente nel Nord Italia, non in Campania.
Un’altra questione importante è stata sollevata che accusa il governo di voler risolvere la problematica senza rintracciare i colpevoli dell’inquinamento, senza andare quindi a smascherare il sistema criminale che ha martorizzato e continua a martorizzare l’area interessata.