Nola ricorda Giordano Bruno, gli studenti: è un modello per “essere se stessi”
“Avete più paura voi ad emanare questa sentenza che io a riceverla” pare furono queste le ultime parole di Giornando Bruno, dette mentre lo bruciavano vivo, tenendogli la lingua bloccata da una mordacchia per evitare che potesse continuare ad imprecare. Così, fino all’ultimo istante della sua vita, ha continuato ad essere un faro contro il pensiero dominante.
Per questo Nola ricorda il suo figli più celebre, la sua libertà di osare, il coraggio di scegliere, la potenza inarrestabile di un pensiero ancora giovane nonostante i suoi 425 anni. Continua così a vivere, Filippo Giordano Bruno, il filosofo dell’infinito che per mano della santa inquisizione morì sul rogo il 17 febbraio del 1600.
Attuale, disarmante e dissacrante, ma soprattutto libero, il nolano cresciuto a Castel Cicala, senza il cannocchiale di Galilei, seppe anticipare l’entropia dell’universo e fare da spartiacque tra il rinascimento e l’epoca moderna, viene omaggiato dalla sua città che ha organizzato – in occasione dell’anniversario della morte – le giornate Bruniane, un appuntamento dedicato ad eventi, approfondimenti e studi intorno alla figura del nolano inclusa nel progetto “Città di Nola: un viaggio tra arte, cultura e storia”.
A caratterizzare i vari momenti gli studenti degli istituti superiori di Nola e del territorio che in questo fine settimana sono stati relatori di tavole rotonde insieme ad esperti e che si sono fatti protagonisti di ampie riflessioni sulle opere del filosofo e sulla loro attualità, preparandosi anche al prossimo importante appuntamento con il Certame Internazionale Bruniano che quest’anno è giunto alla sua 21esima edizione.
A conclusione della due giorni, il corteo, animato dai tanti ragazzi, che è partito da Piazza Duomo e si è diretto in Piazza Giordano bruno dove ai piedi della statua del filosofo, recente restaurata, è stata deposta una corona di alloro alle presenza anche delle autorità militari e del commissario prefettizio che ha voluto fortemente questa manifestazione dedicata principalmente a lasciare una testimonianza per le nuove generazioni.
E gli studenti, attraverso i percorsi scolastici ma attraversati anche dalla voglia di confrontarsi con il pensiero storico passato per trovarne opportunità nel presente, rivendono in Bruno anche un modello di riferimento e di appartenenza.