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Ercolano: esplosione fabbrica i sindacati chiedono che venga riconosciuto omicidio sul lavoro

La Campania è nuovamente scossa da una tragedia che segna un triste primato: 67 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno, con 31 vittime solo nel napoletano. L’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio affonda nuovamente il coltello in una realtà drammatica, che vede la regione secondo le statistiche tra le prime posizioni a livello nazionale.

La giovanissima età delle vittime, nel caso specifico di Ercolano addirittura al primo giorno di lavoro e in un contesto abusivo, amplifica il senso di impotenza e rabbia di fronte a una situazione che sembra non avere fine.

Sconcertati si dicono i sindacati, le cui parole risuonano di continuo ma non sembrano sortire effetti in merito alla richiesta di assoluta urgenza di interventi concreti atti a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e combattere l’illegalità. Ogni giorno, centinaia di lavoratori escono per guadagnarsi da vivere, ma sempre più spesso non fanno ritorno a casa. È un ciclo inaccettabile alimentato da numeri allarmanti che non possono tollerare una simile indifferenza.

Adesso va riconosciuto l’omicidio sul lavoro, chiedono a gran voce i resposabili sindacali, ed ad un governo che sembra assorbito da altro rispondono con la protesta e lo sciopero generale indetto per il prossimo 29 novembre.

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