Nola, al museo diocesano fede e cultura attraverso Moscati e Bartolo Longo
Nel cuore del centro storico di Nola, tra gli affreschi e le volte del Salone dei Medaglioni, la cultura si intreccia alla fede in un evento che unisce storia, spiritualità e medicina. L’associazione “S.A.V.E. Saverio Carillo” ha promosso la presentazione del libro “I Moscati di Santa Lucia di Serino” di Ottaviano De Biase, in una tavola rotonda dal titolo evocativo: “Bartolo Longo e Giuseppe Moscati: l’amicizia come cura”. Un’occasione per riscoprire la profondità del legame tra due figure straordinarie del cattolicesimo italiano, capaci di vivere la fede come servizio e cura del prossimo. Un momento che va oltre la semplice presentazione del libro e che ha visto esposte a Nola le reliquie di San Giuseppe Moscati, custodite di solito presso la parrocchia San Gennaro in San Gennarello di Ottaviano, segno.
E allora la fatica di Ottaviano De Biase oltre a ricostruire la storia della famiglia Moscati, da sempre presente a Serino, in provincia di Avellino, già a partire dal 1500, rappresenta anche un aspetto culturale che ci occorre per comprendere l’umanità del medico e la sua genuinità, tratti comportamentali tipici della popolazione irpina. La serata ha dato spazio anche alla figura di Bartolo Longo e alla sua canonizzazione mettendo in risalto i progetti del compianto architetto Carillo alla basilica di Pompei, ricordati anche nelle parole del sindaco Ruggiero e la ricerca scientifica della professoressa Campone sul santo benefattore.