Continua il blocco della produzione di Stellantis a Pomigliano. In mattinata la visita dei sacerdoti, nel pomeriggio la notifica dei licenziamenti
Per il quarto giorno di fila, la produzione Stellantis allo stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano D’Arco è ferma per via del presidio degli operai Trasnova che ininterrottamente hanno picchettato l’ingresso dello stabile, impedendo l’accesso ai camion merci.
In mattinata, a sostegno dei 90 operai che non vedranno il rinnovo del contratto dopo il 31 dicembre, è arrivata una delegazione di sacerdoti del territorio che hanno dialogato con i lavoratori e portato loro sostegno e solidarietà da parte del vescovo di Nola Francesco Marino.
Intanto, nella giornata di ieri, a seguito del question time di Giuseppe Conte alla Camera, Il ministro Urso, ha lasciato intendere che una speranza può esserci visto che “Stellantis si è detta disponibile ad attivare una discussione con la direzione dell’azienda Trasnova per supportarla in questa fase di transizione”. Il ministro ha infatti convocato per il prossimo 17 dicembre un tavolo per affrontare la questione ma oggi in tarda mattinata, a seguito di una riunione tra i sindacati e Trasnova, la speranza è sembrata del tutto svanire.
Al contempo con una nota, il sindaco di Pomigliano D’Arco Raffaele Russo, fa sapere che prenderà parte a un tavolo di confronto sulle vertenze Stellantis Trasnova programmato dal presidente De Luca per il prossimo mercoledì.”Nel ribadire solidarietà ai lavoratori, invitiamo ancora una volta Stellantis a rivedere le proprie posizioni” ha dichiarato Russo che intanto ha assicurato, da parte dell’ amministrazione, un supporto concreto alle famiglie dei lavoratori.
A conclusione della giornata intorno alle 19, proprio dinanzi il varco 1, divenuto luogo iconico della protesta, è iniziato un concerto spontaneo, promosso dagli attivisti politici e associativi di Pomigliano, che ha chiamato a raccolta gli artisti del territorio per sostenere gli operai di Trasnova che dovranno affrontare l’ennesima notte.