Uno 0-0 che fa male, nel morale e nella classifica. La Scafatese esce con un punto dalla trasferta di Ragusa, e vede scappar via il Siracusa ed essere scavalcata dal Sambiase in graduatoria. La squadra di Atzori, pur creando diverse occasioni da rete e colpendo un palo con Aliperta, non è riuscita a trovare la via del gol.
L’avvio di gara vede la Scafatese subito propositiva. Al 13’, i gialloblù costruiscono un’azione insistita: il cross di Cham pesca Gagliardi, che non inquadra la porta. Sugli sviluppi, ci prova Aliperta, ma la difesa ragusana si salva. Poco dopo, al 15’, il Ragusa risponde con un’iniziativa pericolosa: Potenza si inserisce in area e serve Foggia, che appoggia per Palmieri, il cui tiro viene ribattuto in extremis da Tagliarino in scivolata.
Al 20’, la Scafatese è costretta a un cambio: Toni Markic, dopo un contrasto a centrocampo, deve lasciare il campo. Al suo posto entra Kevin Magri. La squadra di Atzori continua a premere e al 27’ solo un doppio intervento straordinario di Becchi nega il vantaggio ai padroni di casa: prima su una conclusione ravvicinata di Crisci, poi sulla ribattuta di Ahmetaj.
Le proteste dei gialloblù si accendono al 30’, quando Foggia, spalle alla porta, viene atterrato in area. Per l’arbitro, però, non ci sono gli estremi per il rigore. Poco dopo, al 34’, arriva una beffa: Palmieri insacca a porta vuota su una sponda di Foggia, ma l’arbitro annulla per un presunto fuorigioco di Potenza, giudicato attivo nell’azione.
Nel finale del primo tempo, Palmieri prova un destro dalla distanza al 42’, ma la palla sorvola la traversa. L’ultima occasione è per Magri, che svetta su una punizione di Aliperta al 47’, ma alza troppo la mira.
La ripresa si apre con la Scafatese che intensifica il forcing offensivo. Al 58’, Albadoro, appena entrato, sfiora il vantaggio colpendo di testa sugli sviluppi di un corner, ma la palla termina fuori di pochissimo. Al 65’, Palmieri cerca Albadoro, che di prima intenzione serve Foggia, ma l’attaccante perde il tempo per concludere.
Al 67’, arriva l’occasione più clamorosa per gli uomini di Atzori: Aliperta calcia un sinistro dalla distanza che si stampa sul palo alla destra di Grasso, lasciando il portiere immobile e i gialloblù con l’ennesimo rimpianto. La pressione prosegue e alla mezz’ora Potenza tenta il tiro dal limite, ma anche in questo caso la sfera termina alta.
All’82’, la Scafatese si fa rivedere con il destro di Iannone, debole e impreciso preciso, poi Becchi compie un altro intervento decisivo sull’incursione di Ejjaki. Nel finale, Neglia prova a sorprendere Grasso con una punizione dal limite, ma il pallone sibila vicino al palo e termina fuori. All’ultimo respiro, il Ragusa tenta il colpaccio in ripartenza con Solmonte, che però rallenta l’azione rientrando sul destro, permettendo alla difesa gialloblù di recuperare.
Finisce così. Una prestazione con sensazioni contrastanti: se da un lato la squadra di Atzori ha mostrato solidità e buone trame di gioco, dall’altro pesa la mancanza di concretezza sotto porta. E nel frattempo il Siracusa scappa via, a +6 sulla truppa canarina, scavalcata anche da un Sambiase vera rivelazione del 2024 e a tiro della Reggina, che ha una gara da recuperare. Il sogno promozione è ancora vivo, ma sarà fondamentale non sprecare ulteriori occasioni.