Terzo mandato, Misiani alla Direzione Provinciale: “De Luca non sarà il candidato del PD”
La prima riunione del campo largo per discutere del candidato alle prossime regionali si terrà la prossima settimana. Il Pd, durante la direzione provinciale del Partito che si è tenuta all’Hotel Ramada, ha votato con 50 preferenze su 53, un documento in cui i Dem si impegnano a utilizzare il modello Manfredi per Palazzo Santa Lucia e in cui si invoca «un salto di qualità su trasporti, sanità e servizi». Di fatto una nuova spaccatura con Vincenzo De Luca.
Misiani con chiarezza dice no al terzo mandato: “Questa linea non cambierà. Qualunque sia il pronunciamento della Corte costituzionale. Per questo dico al presidente De Luca: mettiamoci al lavoro da subito, tutti insieme. Avviamo da subito il confronto nel campo delle forze alternative alla destra. Partendo dal buon lavoro fatto in questi dieci anni dall’amministrazione De Luca. E lavorando per costruire una larga coalizione politica e civica sul modello di quella che governa Napoli a sostegno del sindaco Manfredi».
Si è discusso non solo del no al terzo mandato per l’attuale governatore ma anche del campo largo in Regione, delle dimissioni di Franco Alfieri da presidente della Provincia di Salerno. E poi delle regole stringenti per chi vuole far parte del partito di Elly Schlein.
Il segretario provinciale Giuseppe Annunziata però chiede che si faccia attenzione ad esprimere giudizi affrettati sul caso del tesoriere finito agli arresti domiciliari: dice “mi auguro possa chiarire e se non fosse estraneo, chiedo: restiamo umani perché si rovina la vita delle persone”.
Misiani chiarisce: “l’arresto di Nicola Salvati ha danneggiato l’immagine di tutto il partito, esponendoci alla strumentalizzazione e agli attacchi della destra. Non metteremo la testa sotto la sabbia, non faremo finta di nulla. Io sono e rimango garantista. Il principio di presunzione di innocenza per quanto mi riguarda vale sempre e per tutti. Ma io ho il dovere di tutelare la comunità politica del Partito democratico. Ed è per questo che continuerò a seguire la linea del massimo rigore”.