Nola – Mandatopoli, comincia il processo. Richiesti riti abbreviati e patteggiamenti
Udienza d’apertura per il procedimento connesso con lo scandalo Mandatopoli, a palazzo di città, A Nola; scandalo su cui nei mesi scorsi fece luce l’inchiesta della Procura della Repubblica di palazzo Orsini, coordinata da Paolo Mancuso, dando risalto al sistema di fatture false, determinando danni erariali per l’amministrazione comunale, stimati in 800mila euro.
Udienza d’apertura, ma di fatto interlocutoria, svoltasi al cospetto del collegio giudicante B del Tribunale, in sostituzione del collegio A.
9 le persone coinvolte, con distinti titoli di responsabilità nella vicenda, che balzò al disonore della cronaca cittadina la scorsa estate; vicenda che condusse agli arresti tre dipendenti comunali, Filomena De Sena, Angelo Ranieri e Salvatore Galeotafiore; provvedimento restrittivo trasformato in stato di custodia domiciliare. E si ricorderà che De Sena si era dimessa dalle funzioni di dipendente comunale prima che fosse disposta nei suoi confronti l’ordinanza d’arresto.
I tre dipendenti comunali hanno richiesto il giudizio, non il rito abbreviato. Altre cinque persone, Giuseppina Broda, Francesco Basile, Nicola Castaldo, Paolino Scafuro e Consiglia Montemurro, inserite nel sistema criminoso, hanno avanzato la richeista di patteggiamento, fino a due anni di reclusione, per evitare la carcerazione.
L’imprenditore Antonio Mecogliano ha chiesto il giudizio di rito ordinario; Mercogliano è il firmatario delle fatture pagate due volte.