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Eccellenza – Martedì si decide il futuro della categoria

Più dubbi che certezze in merito alla ripresa

Martedì 23 febbraio sarà una giornata fondamentale per l’Eccellenza: si deciderà il futuro della categoria per l’attuale annata sportiva. L’occasione è la riunione della giunta del CONI, per affrontare diversi punti importanti. Il numero 5, in particolare, recita: “Attività Federazioni Sportive Nazionali – Discipline Sportive Associate – Enti di Promozione Sportiva – Attività Antidoping”. È tra i più attesi, perché si parlerà dei massimi campionati regionali della Figc che su proposta della LND dovranno essere riconosciuti dal Coni di interesse nazionale.

Tale riconoscimento permetterebbe quindi il naturale svolgimento dei meccanismi di promozione e retrocessione dalla Serie D, ma ci sono diverse criticità che gettano ombre sulla fattibilità di tale operazione.

In particolare, ci sono innegabili difficoltà oggettive nell’applicare i protocolli di sicurezza fino ad ora ottimizzati: già in una categoria superiore come l’Interregionale non si rivelano perfetti; un potenziale campionato a singhiozzo si tradurrebbe, in Eccellenza, in potenziali focolai che aumenterebbero l’incidenza del rapporto tra positivi e tamponi effettuati in tutte le regioni d’Italia. Come abbiamo approfondito in precedenza, la FIGC sembra orientata a porre condizioni molto flessibili sia estendendo il calciomercato sia permettendo, alle società che non lo ritengono opportuno, di “congelare” la propria iscrizione ai campionati fino alla prossima annata sportiva.

Ma riprendere così, dopo quattro mesi di stop assoluto e con campionati a portata ridotta, avrebbe senso? Il rischio di mettere in pericolo i già precari equilibri sanitari è concreto, ma in attesa delle decisioni insindacabili che verrano prese martedì 23 febbraio possiamo solo constatare come l’attuale clima di incertezza sia la cartina al tornasole di campionati regionali strutturati con esigue risorse economiche, strutture fatiscenti e capacità logistica drammaticamente ridotta. L’auspicio è, come sempre, che possa prevalere il buon senso e la salvaguardia di tutti gli attori sportivamente coinvolti.

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