Somma Vesuviana, in consiglio si discute dell’Ambito N22. Rianna:”la politica resti fuori dall’ambito sociale”.
È stata una seduta animata e dai toni accesi quella del Consiglio Comunale di Somma Vesuviana, caratterizzata da un ordine del giorno particolarmente ricco. Tra i temi centrali, ha tenuto banco la questione dell’ambito territoriale N22, che coinvolge i comuni di Brusciano, Castello di Cisterna, Marigliano, Mariglianella e San Vitaliano, coordinati proprio da Somma Vesuviana, in qualità di ente capofila.
A sollevare la discussione sono stati i consiglieri Rianna, Sommesse e Nocerino, che con un’interrogazione consiliare hanno posto l’accento sulle gravi criticità che investono l’ambito vesuviano. Rianna, in particolare, ha parlato apertamente di “pressioni politiche” che starebbero condizionando il corretto funzionamento dei servizi.
Secondo quanto ricostruito durante la seduta, il dottor Fatibene – nuovo coordinatore dell’ufficio di piano, insediatosi lo scorso 10 giugno – avrebbe trovato una situazione a dir poco problematica: l’ufficio contava su una sola unità a tempo pieno (36 ore) e una part-time (18 ore), tanto da definirlo lui stesso “oggettivamente depotenziato”. In accordo con il sindaco Di Sarno e in linea con quanto previsto dall’articolo 7 del contratto di assunzione, Fatibene ha quindi disposto che la dottoressa Sirignano e la dottoressa Mengacci in forze al comune di Marigliano, rientrassero presso l’ufficio di Somma Vesuviana, per garantire maggiore efficienza operativa. (MOSTRARE FOTO 1 PER QUESTO PEZZO)
Una decisione, questa, che avrebbe però scatenato malumori. Stando a quanto riferito da Rianna, l’assessore ai Servizi Sociali di Somma, Giuseppe Auriemma, avrebbe inviato una nota al dirigente chiedendo di annullare l’ordine di servizio e lasciare le due professioniste presso il Comune di Marigliano. Nella stessa nota, Auriemma, avrebbe poi chiesto la convocazione di un tavolo di confronto con tutti i comuni dell’ambito, per ritrovare un nuovo accordo. (MOSTRARE FOTO 2 PER QUESTO PEZZO)
Proprio su questo punto si è concentrato l’intervento critico di Rianna, che ha contestato duramente l’atteggiamento dell’assessore, ricordando che le decisioni operative spettano ai dirigenti e non alla politica. Ha inoltre sottolineato come l’azione di Fatibene sia stata non solo conforme al TUEL, ma anche condivisa dal sindaco, con l’unico obiettivo di rimettere in funzione un ufficio strategico, non solo per Somma, ma per l’intero territorio.
“Un assessore non può permettersi di interferire con un atto di un dirigente”, ha concluso Rianna in aula, ribadendo la necessità di difendere l’autonomia tecnica e gestionale dell’ente.