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Referendum, niente quorum: a Napoli e Avellino maggiore affluenza in Campania

I referendum su lavoro e cittadinanza non hanno raggiunto il quorum. Alle 15 di oggi, orario in cui si è smesso di votare, meno del 30% degli aventi diritto si era recato ai seggi. Le due province campane dove si è votato di più sono Napoli e Avellino.

Il quorum dei referendum è stato superato, per tutti i cinque quesiti, nel comune di Volla,  comune chiamato alle urne anche per il ballottaggio nell’elezione del sindaco. Oltre il 40% si è registrato a Portici, San Giorgio a Cremano e Pomigliano.

In Italia la Toscana è la prima Regione per il numero di cittadini che si sono recati alle urne per i cinque referendum con oltre il 39% di affluenza. Al secondo posto, con il 38%, si è attestata l’Emilia Romagna. Parla di politicizzazione eccessiva il governatore De Luca.

Sempre nel PD. L’eurodeputata Pina Picierno parla di sconfitta profonda, seria, evitabile. “Un regalo enorme a Giorgia Meloni e alle destre. Fuori dalla nostra bolla c’è un Paese che vuole futuro e non rese di conti sul passato. Ora maturità, serietà e ascolto, evitando acrobazie assolutorie sui numeri”.

“Napoli si conferma una città molto coinvolta nei processi democratici rispetto a molte aree della regione, registrando un dato superiore a quello nazionale”. Soddisfazione per i dati della provincia partenopea dal segretario generale della Cgil Napoli e Campania.

Di “clamoroso autogol” effettuato dalle forze della sinistra nel momento in cui non hanno esitato a politicizzare la consultazione popolare voluta dalla Cgil pur di dare una spallata al governo Meloni ha parlato Salvatore Ronghi, presidente di “Sud Protagonista”.

Dal partito della premier commentano. “L’unico vero obiettivo di questo referendum era far cadere il Governo Meloni. Alla fine, però, sono stati gli italiani a far cadere voi”. E’ quanto si legge sui profili social di Fratelli d’Italia.

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