Pomigliano D’Arco: Piano Casa avanzano le indagini su lottizzazioni abusive, nuovi avvisi di garanzia
Le autorità stanno intensificando le indagini riguardanti il Piano Casa a Pomigliano, con un focus particolare su una serie di lottizzazioni abusive che hanno sollevato preoccupazioni nel territorio. Tra il 2020 e il 2021, sono stati sequestrati centinaia di appartamenti, mentre il pubblico ministero della Procura di Nola, Luca Pisciotta, ha recentemente notificato avvisi di conclusione delle indagini a numerosi soggetti coinvolti.
Non meno di dieci persone sono state identificate come indagate per lottizzazione abusiva, con aggravanti legate a progettazioni irregolari. Tra queste, due figli di un noto pregiudicato per associazione mafiosa hanno attirato l’attenzione. I fratelli, a capo di un’impresa edile già soggetta a interdittiva antimafia, hanno realizzato un condominio al corso Umberto, demolendo un edificio preesistente. Inoltre, uno di loro ha aperto un cantiere in via Toscano, abbattendo ulteriori strutture storiche per dar vita a nuovi sviluppi residenziali.
Oltre ai membri dell’impresa, sono coinvolti anche due architetti, già noti per il loro coinvolgimento in inchieste simili, che hanno progettato le opere in questione. Un terzo procedimento ha visto coinvolto un ex consigliere comunale, insieme alla moglie e a un costruttore di Volla, per un’opera residenziale a via Mauro Leone, il cui permesso era stato rilasciato nel 2018.
Ovviamente la questione legata al piano casa a Pomigliano d’arco è molto più vasta e partì da una denuncia del partito locale di RInascita, che presentò un primo esposto riguardante la vasta operazione di lottizzazione abusiva relativa all’ex cinema Mediterraneo e dopo quella relativa a Parco Masarda