Nola – Sede Università, si offre l’ex-Pamaran
Comincia una nuova settimana, ed a Nola si scrive un nuovo capitolo della querelle sulla nuova sede dell’Università “Parthenope”. Mentre si contano i giorni di attesa prima di celebrare il consiglio comunale sulla proposta avanzata dal dirigente del settore tecnico, Felice Spampanato, che ha prospettato la possibilità di un rilascio di un permesso di costruire in deroga la struttura alla VIM, società incaricata dell’opera, è notizia dell’ultim’ora l’arrivo sul tavolo di una nuova candidatura.
Questa mattina la Nolano Hotel, società proprietaria della struttura alberghiera “Pamaran”, sito in via Stella, per il tramite del proprio consulente legale, l’avvocato Domenico Ruocco, ha fatto pervenire all’Ente di Piazza Duomo ed al Direttore Generale della “Parthenope” Mauro Rocco la disponibilità ad accogliere sulla sua proprietà la nuova sede cittadina dell’Ateneo partenopeo.
Un documento di quattro pagine dove la Nolano Hotel elenca una serie di motivazioni che a suo dire renderebbero qualitativamente migliore la propria candidatura rispetto al lotto di via Stella – via Madonna delle Grazie della VIM. Diversi i fattori: una migliore viabilità disponibile, faciltà di accesso alla struttura che dispone di ingressi dislocati su più arterie stradali, ed infine evitare una nuova cementificazione, che avrebbe un duplice effetto negativo sull’area, che verrebbe “appesantita” di una struttura urbanisticamente importante, e che lascerebbe la stessa struttura del “Pamaran” abbandonata al suo destino ed all’incuria, essendo l’ex albergo chiuso al pubblico da diverso tempo.
Anche la soluzione prospettata dalla proprietà del “Pamaran” necessiterebbe però di una deroga ai vigenti strumenti urbanistici, ma a giocare a favore di questa soluzione ci sarebbe la possibilità di espandere facilmente la struttura dell’ipotetica nuova sede, essendo l’ex struttura alberghiera ubicata a confine con diverse aree che potrebbero essere utilizzate in futuro per creare una vera e propria cittadella universitaria.
Lo scoglio principale per l’accoglibilità della proposta della Nolano Hotel consisterebbe nella tardiva adesione alla manifestazione d’interesse bandita dalla “Parthenope” nel luglio 2019, ma la missiva spariglia le carte in tavola. La nuova proposta, secondo lo studio Ruocco, è in concreto assimilabile, soprattutto dal punto di vista urbanistico, a quella della VIM, con la proprietà che di fatto chiederebbe una parità di trattamento e di valutazione della proposta presentata al Comune ed all’Ateneo.
Da capire dunque se la candidatura sia ricevibile o meno. Di fatto c’è che entrambe le proposte messe a confronto necessitano di deroghe agli strumenti urbanistici esistenti, disattendendo a quanto stabilito nella stessa manifestazione d’interesse, dove veniva richiesto all’atto della presentazione della candidatura, la conformità degli immobili agli standard urbanistici vigenti e destinati agli usi universitari.
L’unico dato certo è che l’evoluzione della querelle ha ormai sconfinato i limiti rispetto quanto statuito dallo stesso avviso e nelle intenzioni dell’Università. La questione non è infatti più strettamente legata alla logica d’investimento di un privato, libero di pianificare senza restrizioni o condizionamenti la propria attività. Oggi si è arrivati a chiedere alla politica e di riflesso alla città, di assumersi la responsabilità di un atto non ordinario, come il rilascio di un permesso di costruire in deroga, senza che si sia mai aperto un confronto reale sul ritorno dell’Università a Nola, disattendendo il confronto con cittadini, commercianti e la politica stessa.
Con la proposta avanzata dalla Nolano Hotel, potrebbe anche slittare la discussione sul rilascio del permesso di costruire in deroga alla VIM, non ancora calendarizzato. Una nuova, concreta candidatura è ora sul tavolo, un file che sicuramente arricchirà nei contenuti la discussione sul tema Università in città e che impone un necessario aggiornamento del dibattito pubblico.