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Napoli: al concerto per la pace unite in musica Israele e Palestina

Si abbracciano attraverso la musica, un linguaggio che non conosce guerre, gli artisti provenienti da Ucraina, Russia, Palestina e Israele. Se nei loro paesi, negli sguardi dei bambini e degli adulti, il conflitto sta segnando indelebilmente le loro vite, da Napoli parte un messaggio di speranza e fratellanza, in occasione dell’anno giubilare. In un Duomo strapieno di vita e emozioni è andato in scena il concerto per la pace, promosso dalla Regione Campania, la Fondazione Campania Festival e la Curia di Napoli.

Il concerto, condotto da Marisa Laurito e Neri Marcoré, con il supporto di contributi giornalistici di Carmen Lasorella e di Maurizio De Giovanni, non è stato un semplice momento di grande musica ma un grido di liberazione, accompagnato da un’ampia riflessione sul senso degli organismi internazionali.  Napoli, la città  che reca nel suo dna l’inclusione e la tolleranza e che ha storicamente ripudiato ogni forma di guerra, ha risposto presente. 

Ad arricchire il programma dell’evento, curato artisticamente da Francesco Cicchella, la partecipazione di grandi nomi della musica italiana come Lina Sastri, Enzo Avitabile, Irene Grandi, Ermal Meta, Tosca e Amara, che sono stati accompagnati dalle orchestre Sanitansamble e Scarlatti Young, che hanno incarnano il legame tra tradizione e innovazione.
Nel segno della cooperazione internazionale e della pace a tutti i costi, ha spiccato la presenza dell’artista Noa (Israele) e Miriam Toukan (Palestina), che hanno mandato un messaggio chiaro.

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