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Mariglianese – Pareggio con poche fiammate contro il Rotonda

Nel turno infrasettimanale il risultato finale si cristallizza sullo zero a zero

Vince l’equilibrio nell’infrasettimanale del Girone H di serie D che ha visto impegnata la Mariglianese. Contro il Rotonda il punteggio non si schioda dallo zero a zero, per una gara vissuta ad alti toni agonistici ma scevra di sussulti nello specchio di porta. Al triplice fischio, i biancazzurri toccano quota 26 mentre il Rotonda aggancia Nola e Nardò a 22, con queste ultime che però hanno l’incrocio diretto da disputare.

La partita

Gara contratta fin dalle prime battute, si combatte su ogni palla ma il raggio d’azione verte sempre attorno il centrocampo. A metà frazione, prova a farsi vedere il Rotonda: il primo tiro verso lo specchio di porta lo realizza Baldeh, disinnescato agevolmente da Maione. Cinque minuti dopo ancora compagine ospite protagonista, da calcio piazzato tenta Ferreira ma il suo tiro è velleitario e termina fuori. Gran lavoro per la squadra col numero 9 che farà a sportellate per tutta la contesa con Varchetta e Tommasini. Sul finire di frazione si fa vedere anche la Mariglianese: sviluppi di corner per un colpo di testa che sporca i guantoni di Polizzi.

Con la sintesi passiamo alla ripresa, dove il copione della partita non cambia: lotta continua che non si tramuta in emozioni per gli aficionados accorsi al “Santa Maria delle Grazie”; la Mariglianese chiama, al quarto d’ora, con Aracri in acrobazia su assistenza di Esposito. Risponde il Rotonda di nuovo con Ferreira dalla distanza: in ambo i casi, tiri parati dagli estremi difensori.

Girandola di cambi, con mister Sanchez e mister Napoli che provano a pescare la svolta dalla panchina, ma nulla cambia ed il triplice fischio accontenta i due organici in campo.

Partite del genere, quando non si possono vincere, è importante non perderle, come recitava un vecchio adagio. Merito a Mariglianese e Rotonda per aver animato una gara maschia e leale, di quelle che annoiano gli spettatori bramosi di spettacolarità ma che, a loro modo, rappresentano l’essenza di questo sport.

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