La Mariglianese fa 13, come il numero di vittorie in campionato aggiornato alla più recente, conseguita contro il Brindisi. Tre punti che permettono di vivere una serena e festosa domenica di sport ad ambo le squadre coinvolte, che al triplice fischio hanno potuto festeggiare la salvezza matematica nell’aggregato H, a tutti gli efffetti il più difficile dell’interregionale. Le contender di giornata si trovano appaiate a 46 lunghezze, conquistate in modi molto differenti: più lineare e continuativo il cammino della banda di mister Sanchez, repentina la sterzata dei pugliesi che all’avvento del girone di ritorno hanno inanellato vittorie che legittimano questa sicurezza di Serie D in vista dell’annata 2022/2023.
La partita
Passando alla cronaca del “Fanuzzi”, il primo tempo si rivela contratto, in linea con le pressioni psicologiche di una sfida del genere. I ventidue in capmo hanno timore di sbagliare, se ne produce una frazione senza grosse emozioni; solo un fulmine a cielo sereno, e arriva alla mezz’ora: è la segnatura di Achille Aracri, che timbra il cartellino per la dodicesima volta in questa regular season. A risultato acquisito, la gara giunge senza ulteriori sussulti al duplice fischio.
Nella ripresa, poi, grande abilità nel gestire il vantaggio, con qualche rammarico per non averla chiusa prima del triplice fischio. Brindisi che, dal canto suo, ci ha provato, seppur con meno convinzione rispetto alle più recenti uscite, probabilmente rinfrancata dalle notizie che giungevano dagli altri campi. Alla fine, a fare la differenza è stata la maggiore fame di una squadra, la Mariglianese, oggi scesa in campo per chiudere definitivamente il discorso salvezza.
Al triplice fischio si è scatenata la meritata festa, tra l’altro collettiva, visto che, grazie ai risultati formalizzati al triplice fischio, anche la squadra pugliese ha ottenuto la certezza della permanenza in D.
