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Baiano: lectio di Conte per la scuola di educazione politica

Si sente spesso dire che la democrazia è malata e stanca, troppe volte  inefficace e paranoica, incapace di rispondere alle esigenze di questo tempo eppure, dove molti segnano la fine della storia occidentale e la minaccia di autocratismi, è lì che dobbiamo ripartire”. Le parole di Giuseppe Conte, che stamattina al teatro Colosseo di Baiano, è intervenuto all’appuntamento della scuola di educazione politica, segna un nodo riflessivo fondamentale per la crisi della democrazia rappresentativa così come noi la conosciamo.

Ad introdurlo, in una sala strapiena e attenta, è stato il prof. Franco Vittoria, docente dell’università Federico II direttore della scuola di educazione politica, che ha sottolineato l’importanza del recupero della memoria e dei valori storici della democrazia che restano, anche se indeboliti, di cruciale importanza. Vittoria ha sottolineato anche quanto Conte sia l’uomo capace di poter ricucire quella frattura tra cittadini e istituzione che soffre una condizione particolarmente sofferente dovuta dal grande senso di sfiducia nei confronti dei rappresentanti politici.

Il movimento 5 stelle si è trasformato nel corso degli anni e ha assunto un ruolo cruciale nella sinistra progressista, nonostante al suo interno continuino a esistere alcuni dissidenti. L’obiettivo è quello di ritornare alla politica e alla sua formazione come missione e impegno e da questo punto di vista la Scuola di Educazione Politica, si propone come un laboratorio di formazione e confronto culturale, mirato a formare cittadini consapevoli e classi dirigenti capaci di affrontare le sfide contemporanee. L’iniziativa ha riscosso grande interesse, attirando studenti, professionisti e cittadini desiderosi di approfondire le tematiche legate alla governance e alla partecipazione civica. Al di là dell’incontro, Giuseppe Conte, non ha risparmiato un’invettiva al governo Meloni.

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