Si è concluso il G7 Difesa, Crosetto: “Lavorare per la pace”. Manifestazione contro la guerra, scontri con le forze dell’ordine
Al centro dei lavori i temi legati alla guerra in Ucraina, alla situazione in Medio Oriente, con focus su Africa e Indo-Pacifico. A Palazzo Reale si è concluso con la conferenza stampa del ministro Guido Crosetto il G7 della Difesa. I lavori hanno visto la partecipazione del segretario generale della Nato, Mark Rutte, e l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. Le delegazioni sono state guidate da John Healey, segretario di Stato per la Difesa del Regno Unito; Bill Blair, ministro della Difesa del Canada; Boris Pistorius, ministro federale della Difesa della Germania; Gen Nakatani, ministro della Difesa del Giappone; Sebastien Lecornu, ministro delle Forze armate della Francia; Lloyd Austin, segretario della Difesa degli Stati Uniti. Quella ospitata dall’Italia è stata la prima riunione del G7 della Difesa nella storia del gruppo. Tra le priorità della presidenza italiana, vi è stata la difesa del sistema internazionale basato sulla forza del diritto.
E mentre si svolgeva la giornata conclusiva si è tenuto il corteo di protesta contro il G7 partito da Piazza Garibaldi con oltre 400 manifestanti. Sventolate bandiere della Palestina e di alcuni movimenti. Davanti al corteo esposto un Vesuvio di stoffa con sopra disegnato un ospedale, uno scuolabus, un’ambulanza, un teatro, una spiaggia e una scuola, simboli delle attività su cui i manifestanti hanno chiesto vengano investiti i soldi dal Governo, invece che sulle armi. In cima al manufatto disegnati gabbiani in volo a significare la “voglia di volare verso ambiti sociali”.
“A pieno regime. No ddl 1660”. Questa la frase che i manifestanti hanno scritto in vernice bianca sulla strada davanti alla sede di Napoli di Fratelli D’Italia. I manifestanti hanno gridato cori contro il Governo e contro la premier Meloni. La tensione sale in Via Mezzocannone, poi il corteo raggiunge via Toledo dove in direzione della zona rossa, quella interdetta per motivi di sicurezza. la polizia respinge l’avanzata del corteo. Nascono tafferugli tra le forze dell’ordine e alcuni manifestanti.