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ZES Unica, Corte dei Conti scrive: “Necessaria l’approvazione del Piano Strategico”

“È necessario che la Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri adotti misure correttive, nel solco dei principi di efficacia ed efficienza amministrativa, per superare le criticità rilevate nella fase di avvio della gestione del Piano strategico della Zes unica”, scrivono i magistrati della Corte dei conti nella Deliberazione n. 36 del 2024.

“In particolare, va effettuata l’approvazione definitiva del Piano Strategico, quale momento ineludibile di rilancio dell’economia nel Sud Italia, anche in vista degli investimenti legati agli accordi per la coesione”. Lo strumento definisce la politica triennale di sviluppo della Zes per il Mezzogiorno, istituita a gennaio con il Decreto Sud per 8 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Al Piano sono legati i due pilastri fondanti del sistema Zes, cioè il credito di imposta e la S.U.D. Zes.

La Corte dei Conti sottolinea che le raccomandazioni “hanno riguardato la programmazione e l’attuazione delle attività di controllo e di monitoraggio sul complessivo andamento del Piano, previa definizione di specifici indicatori di avanzamento materiale, finanziario e procedurale, oltreché una maggiore pubblicità dei dati sul sito istituzionale della Struttura di missione e una più chiara distinzione delle funzioni svolte dagli organismi coinvolti nella gestione, allo scopo di evitare sovrapposizioni”. 

La relazione dei magistrati contabili ha scatenato il centrosinistra che attacca il Governo Meloni sulla gestione della Zes unica. Nicola Irto, parlamentare del Pd fa notare: “Avevamo accusato grossi ritardi imputabili alla confusione dell’esecutivo, poca trasparenza nei dati, scarsa chiarezza nelle procedure autorizzative e, soprattutto, la mancata approvazione definitiva del Piano strategico, fatto che rallenta gli investimenti e frena lo sviluppo del Sud”.

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