Cronaca

Unesco – L’Italia candida L’Arte dei pizzaiuoli napoletani

Rappresenta l’Italia nel Mondo; l’arte dei pizzaiuoli napoletani sarà l’unica candidatura italiana nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Una decisione assunta dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco, su proposta del Ministero dell’Agricoltura e con il sostegno del Ministero degli Esteri, dell’Università, dell’Ambiente, dell’Economia. Una candidatura tricolore, come i colori della pizza margherita, simbolo di napoletanità e italianità nel mondo, in rappresentanza di un comparto che vale 10 miliardi, ma che è sopratutto un simbolo di identità nazionale forte e radicato.

100 mila i lavoratori fissi nel settore della pizza ai quali se ne aggiungerebbero altri 50 mila nel fine settimana. Il 39 per cento degli italiani ritiene che la pizza sia il simbolo culinario dell’Italia, secondo un sondaggio di Coldiretti, e che la pizza sia la parola italiana più conosciuta all’estero.

Un lungo cammino fatto attraverso una mobilitazione straordinaria, per raccogliere le firme nei mercati di Campagna Amica lungo tutta la Penisola, per raggiungere l’obiettivo di un milione di firme da presentare il 14 marzo a Parigi, dove si incontrerà la Commissione internazionale per valutare l’ingresso nella “Lista Unesco dei beni immateriali dell’umanità”.

L’arte dei pizzaiuoli napoletani sarebbe il settimo bene immateriale italiano ad essere iscritto nella Lista dell’Unesco, dopo l’Opera dei pupi, il Canto a tenore, la Dieta mediterranea, l’Arte del violino a Cremona, le macchine a spalla per la processione, e la vite ad alberello di Pantelleria.

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