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Tufino, manifesto dell’ex assessore Santaniello dopo i cambi in Giunta. Il Sindaco: “Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni”

Fermento nella vita politica di Tufino, nei giorni scorsi il Sindaco Michele Arvonio, in carica dal 2022, aveva deciso di cambiare la composizione della giunta e quindi la distribuzione delle deleghe. Usciti Francesca Santaniello e Giovanni Matriciano, ha preso posto nella squadra di governo cittadino Filomena Piciullo. “Valutazioni politiche” è scritto nei due decreti firmati dal Sindaco Arvonio l’11 settembre, scelte che però creano malumore tra chi è stato messo da parte. L’ex Assessore Santaniello affida ad un manifesto, affisso in città, le sue considerazioni, il suo disappunto per l’esclusione. La consigliera fa subito una precisazione: “Non sono io ad avere debiti con il Comune, non sono io ad essere incompatibile, ineleggibile addirittura incandidabile”. Poi la Santaniello incalza . “Ma in tempi di inganno dire la verità è un atto rivoluzionario, e nascondere la verità dietro intrighi politici, dietro il tradimento per aver parlato con l’opposizione, dietro addirittura la colpa non provata di aver scritto un manifesto contro, dietro il voltafaccia all’unità, dietro addirittura la mia presunta ma mai confermata brama di fare il sindaco, è più facile rispetto all’affrontare il vero problema” scrive la Santaniello che poi si lascia ad uno sfogo: “La politica è un sentimento non un risentimento”. Lasciando intendere che il clima politico intorno a Lei non era più sereno. “I motivi della revoca forse sono proprio questi” – punta il dito la Santaniello – “la mia libertà di pensare, la mia libertà di scegliere, la mia libertà di salutare chi voglio e di parlare con chi voglio, la mia libertà di decidere di allontanarmi da quello che ritengo “non corretto”. La consigliera resterà tra i banchi della maggioranza: “Nessuna crisi politica… si è trattato solo di una crisi delle verità… ma si sa la verità trionfa sempre.” Le tensioni politiche dunque non si placano a Tufino. Il sindaco Arvonio, ribadisce che “è nelle funzioni previste dalla legge poter cambiare la giunta”, precisando riguardo al manifesto scritto dalla Santaniello che “in democrazia ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero”.

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