Truffa del finto nipote, sgominata la banda a Napoli
L’assist perfetto per rendere concreta la truffa era arrivato con la pandemia. Il via vai di corrieri, unici a poter frequentare le strade, con pacchi e pacchetti da destinare agli italiani reclusi del covid aveva acceso la lampadina agli abituè della truffa, destinata in particolare agli anziani. 25 quelle contate dai carabinieri e 5 le persone finite in manette.
L’inchiesta coordinata dalla VII sezione indagini della procura napoletana, competente in materia di sicurezza urbana, ha così ricostruito la dinamica attraverso la quale tra maggio del 2020 fino all’estate del 2021 sono stati messi a segno i colpi. Un ragazzo giovane chiamava a casa dei malcapitati, fingendosi nipote e chiedendo al presunto nonno di ritirare un pacco per suo conto o pagare un avvocato per tirarlo fuori dai guai. Cuore tenero di anziano pronto a cadere facilmente nella trappola rimettendoci soldi e gioielli di famiglia.
La banda aveva scelto le vittime tra le provincie di Latina, Caserta, Salerno e Napoli ma la base logistica adibita anche a “centrale telefonica” è stata scoperta nel centro storico di Napoli. Da un appartamento gli indagati contattavano le anziane vittime fornendo poi tutte le indicazioni ai finti corrieri.
14 persone a far parte del sodalizio criminale, che contava su una vera e propria flotta di veicoli composta da scooter e automobili intestati fittiziamente a persone estranee alla banda e all’oscuro delle sue trame. Ad ognuno un ruolo e per ogni truffa una serie di nomi in codice per le conversazioni tra sodali.
Le persone finite in manette sono state arrestate in flagranza di reato, mentre durante l’operazione sono stati sequestrati 11mila euro in contanti e oggetti preziosi vari provento delle truffe, poi restituiti alle anziane vittime. Secondo le indagini sola da una 83enne di Torre del Greco, nel novembre del 2020, i truffatori erano riusciti a farsi consegnare 9mila euro, simulando la voce del nipote che confermava la consegna di un pacco.
