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Torre del Greco, nuovi sgomberi a vico del Pozzo con 22 famiglie costrette a lasciare la propria casa

L’emergenza degli sgomberi e rischio crolli dei palazzi continua a Torre del Greco. Ancora una volta a seguito di una segnalazione, i vigili del fuoco e il personale dell’ufficio tecnico del Comune sono stati chiamati ad intervenire per verificare le condizioni di un immobile a due piani posto a vico del Pozzo, situato in Corso Umberto, la strada dove lo scorso 16 luglio è crollata la palazzina di tre piani.

In totale sono state 22 famiglie e circa 60 persone sfollate dalla polizia, supportata anche da carabinieri e vigili del fuoco. In tutto sono tre le palazzine quelle interessate: una ritenuta a rischio crollo, altre due a rischio in caso di cedimento per fattori legati alla vicinanza. Ormai non ci sono più strutture che possano ospitare un numero così alto di sgomberati ed infatti il Comune sta procedendo a dare direttamente un contributo economico alle famiglie, in base al numero di persone presenti nel nucleo. Agli ultimi sfollati da vico del Pozzo sono stati offerte 2mila euro una tantum ma non tutti hanno accettato.

Il conto delle persone sfollate ormai sfiora le 400, un numero alto ma che sembra possa continuare a crescere soprattutto se le segnalazioni continuano con i vigili del fuoco che di fronte a crepe, diffuse sui palazzi del centro storico, non possono fare altro che sgomberare anche se solo a scopo precauzionale in attesa dei dovuti controlli. Insomma, un’emergenza che non vede una fine anzi si allarga a macchia d’olio sui vecchi palazzi della città.

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