Torre del Greco, i sospetti del voto di scambio ritornano: allerta alta nei seggi
In vista delle elezioni comunali a Torre del Greco, ritorna l’incubo del voto di scambio che già nella scorsa tornata elettorale del 2018 ha fatto sollevare più di qualche dubbio. Secondo gli inquirenti fu organizzata una “sistematica compravendita di voti” in occasione delle elezioni amministrative, appunto, del 2018. L’attività investigativa già nell’aprile del 2019 aveva condotto all’arresto di diverse persone, accusate di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla compravendita di voti.
A distanza di cinque anni, viene sollevata di nuovo la questione con i candidati sindaci che vogliono tenere alta l’attenzione per evitare ciò che purtroppo è tornato al centro del dibattito in città. Sono tornati i sospetti a meno di un mese dal ritorno alle urne. Il candidato sindaco della coalizione dei CambiaMenti Luigi Caldarola ha sollevato la questione sul controllo dei cellulari e vietarli così all’interno dei seggi.
Mentre il candidato della coalizione del centrosinistra Luigi Mennella ha fatto sapere di informare anche i parlamentari per tenere alta l’attenzione.