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Torre Annunziata, l’ex dirigente scolastica Zeppella possibile candidata sindaco

Il centrodestra è uscito spaccato dopo l’ultima riunione, il centrosinistra non riesce ancora a convergere sul nome unitario. La situazione politica a Torre Annunziata vive ancora una fase di indecisione soprattutto dei grandi partiti che, nonostante i due anni di commissariamento, hanno mancato l’occasione di coinvolgere i cittadini sul futuro della città e sulla scelta della nuova classe dirigente. A rompere gli indugi, invece, è stato il Movimento 5 Stelle che si è svincolato dall’operazione campo largo e ha chiuso l’accordo con una lista civica, ufficializzando la candidatura a sindaco dell’ex dirigente scolastica Maria Antonietta Zeppetella del Sesto. Una convergenza sulla quale i grillini hanno provato a portare anche il Partito Democratico e le altre liste di centrosinistra, ma che si sono visti rifiutare.

L’ex preside del comprensivo Parini-Rovigliano è la seconda possibile candidata, dopo l’endorsment della civica Oplonti Futura e del suo giovanissimo aspirante alla fascia tricolore Lucio D’Avino che proprio oggi pomeriggio ha aperto il comitato elettorale in piazza Ernesto Cesaro.

Se da un lato il centrosinistra e i Dem non hanno ancora chiuso l’accordo sulla possibile candidatura del professore universitario Corrado Cuccurullo, dall’altro lato dell’emisfero politico la situazione non è certamente più rosea. Durante l’ultima riunione del centrodestra e delle civiche non si è riusciti a trovare l’accordo sulla proposta unitaria: convergere sul nome dell’altro professore universitario Carmine Alfano. Diverse liste hanno chiesto altro tempo, rinviando a martedì 19 marzo il termine ultimo per portare nomi alternativi. Uno tra questi su cui si stanno concentrando le attenzioni di diversi esponenti politici potrebbe essere quello dell’avvocato penalista Michele Riggi.

Intanto, Fratelli d’Italia avrebbe lasciato la possibile coalizione perché, tra le regole autoimposte, ci sarebbe quella della rinuncia al simbolo e al nome a cui i meloniani non vogliono fare a meno.

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