Terzo mandato, Elly Schlein entra a gamba tesa: “Nessuna ricandidatura per De Luca”. Tra i consiglieri Dem ci si interroga su cosa fare in Consiglio.
Quella che sembrava una formalità, un’assoluta certezza oggi non lo è più. A fare chiarezza sulle ambizioni di ricandidatura alla Presidenza della Regione Campania per la terza volta del governatore Vincenzo De Luca, ci ha pensato la segretaria nazionale del Partito Democratico. Da Elly Schlein, in una call con i consiglieri regionali iscritti al suo partito arriva l’out out; o con il PD o con De Luca. Va da se che chi sceglie la seconda strada è fuori dai Dem.
E’ netta la segretaria Nazionale: “I mandati del governatore finiscono qui, è fuori luogo votare la norma che approderà in consiglio”. Il riferimento è alla legge che, recependo la norma nazionale del 2004 sul limite dei due mandati, di fatto, aprirebbe ad una ricandidatura dell’attuale Presidente della Regione. Schlein, che intanto ha comunicato il prolungamento del mandato del commissario Misiani per altri 4 mesi, lo ha detto anche a De Luca in una breve conversazione telefonica, è stata ferma la replica dell’ex sindaco di Salerno: “vado avanti”.
Di fatto per il governatore, anche se la scelta del PD era nell’aria, è stata una doccia fredda, tanto che nella consueta diretta del venerdì pomeriggio, De Luca non ha fatto alcun accenno a quanto sta accadendo, nessuna parola sulle scelte interne al democratici. Di solito la diretta del venerdi è sempre stata l’occasione per lanciare messaggi ai vertici nazionali del PD.
Tra i consiglieri regionale ci si interroga su cosa fare, martedì in aula bisognerà votare a favore o meno della norma, già incardinata in prima commissione. Servono 26 voti favorevoli. Ci saranno? A Roma hanno messo anche già in conto che del gruppo di 8 consiglieri dem, 2-3 possano votare a favore del provvedimento e dunque seguire De Luca. Il governatore in queste ore è in stretto contatto con i suoi fedelissimi, fa la conta dei voti su cui potrà contare.
L’ex sindaco di Salerno punta a far recepire la norma del 2004 in consiglio, ma è una mossa che potrebbe non bastare perché, come fanno notare i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, la legge elettorale campana approvata nel 2009 prevede tra i principi generali che si applichino le altre disposizioni statali vigenti in materia. Tra esse, appunto, il divieto di più di due mandati. Divieto che, se questa interpretazione fosse valida, sarebbe dunque già in vigore.