Terzo mandato, domani in Consiglio Regionale si vota la proposta di legge
Tra i consiglieri regionali del Partito Democratico bocche cucite, non si parla fino a domani, quando approderà in aula al consiglio regionale della Campania il provvedimento che permetterebbe a Vincenzo De Luca di candidarsi per una terza volta. Per passare la proposta di legge ha bisogno di 26 voti favorevoli. Elly Schlein ha dichiarato che il Pd non sosterrà l’attuale governatore, né nella votazione del provvedimento per il terzo mandato, né alle prossime elezioni regionali. Insomma è rottura definitiva tra il PD e De Luca.
Sono ore di grande tensione sia nella sede della Regione Campania, sia alla direzione Nazionale dei Democratici. Il braccio di ferro tra l’ex sindaco di Salerno e i vertici del partito sta mettendo in forte imbarazzo i consiglieri dem costretti a fare una scelta. Il PD o De Luca? La votazione in consiglio resta in bilico, i dem potrebbero essere l’ago della bilancia. Il voto di domani cambierà gli scenari politici in regione. Elly Schlein è stata chiara: “nessuna candidatura a chi disobbedisce”. Chi del PD vota a favore del terzo mandato di fatto va contro le direttive del partito e quindi fuori dal perimetro dello stesso. Se non dovesse passare il terzo mandato, secondo indiscrezioni, De Luca potrebbe dimettersi e mandare la Campania al voto anticipato.
Lo scenario più plausibile ad oggi è quello di una tornata elettorale che vedrà De Luca e i suoi fedelissimi, raggruppati in liste civiche, contrapporsi sia al centro sinistra con dentro il Movimento 5 Stelle, sia al centrodestra unito. Per la Presidenza dunque sarà corsa a tre. Nel gruppo del Pd alcuni consiglieri sono ormai già con un piede fuori dal partito e vanno considerati a sostegno di De Luca. E’ il caso di Gennaro Oliviero e di Franco Picarone. Dal lato opposto potrebbe votare contro il terzo mandato Bruna Fiola, figlia dell’ex presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola, fondatore di un comitato anti De Luca.
In aula il Presidente De Luca conta sui candidati delle liste “civiche”. Il recepimento da parte del consiglio regionale della Campania della legge nazionale che impone i due mandati per i presidenti di Regione spianerebbe la strada ad una nuova candidatura di De Luca. Una legge del 2004, mai recepita dalla Campania, e che definisce che il secondo mandato parte dal momento in cui il consiglio regionale recepisce la legge. Una strada che secondo alcuni dovrebbe però passare poi all’esame della giustizia amministrativa. Difficile infatti non ipotizzare un ricorso fino al Consiglio di Stato. La strada verso il terzo mandato per De Luca sembra ancora lunga.