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Terra dei Fuochi, la Corte Europea condanna l’Italia: a rischio per anni la vita dei cittadini

In una sentenza storica, la Corte europea dei diritti umani ha messo in luce una verità scomoda e innegabile: l’Italia ha fallito nel proteggere la vita dei suoi cittadini nella tragicamente nota Terra dei Fuochi. Con una chiarezza disarmante, la Corte ha riconosciuto un rischio «sufficientemente grave, reale e accertabile» per la salute degli abitanti di quest’area, colpita da decenni di inquinamento e smaltimento illegale di rifiuti tossici. Un verdetto che non è solo una condanna, ma un appello urgente alle autorità italiane a intervenire con decisione e responsabilità.

Le parole della Corte pongono l’accento su un’omissione inaccettabile: la mancanza di misure adeguate e coordinate per affrontare una crisi ambientale che ha mietuto vittime e causato sofferenze indicibili. L’assenza di una risposta sistematica da parte dello Stato non solo ha esacerbato la situazione, ma ha anche privato i cittadini di informazioni cruciali sui rischi a cui sono quotidianamente esposti. 

Ora, con la Corte che intima all’Italia di introdurre misure concrete, la palla passa finalmente nelle mani dei decisori politici. 

Il riconoscimento del rischio imminente per la vita umana non è solo una vittoria per i 41 individui e le 5 associazioni che hanno presentato il ricorso, ma un grido di allerta per l’intero Paese. I giudici della Cedu hanno chiesto all’Italia di adottare senza indugi misure generali per affrontare il fenomeno dell’inquinamento, un invito che non può rimanere lettera morta. 

Una delle prime reazioni a margine della sentenza è stata quella di don Maurizio Patriciello «Quante offese; quante illazioni… I negazionisti, ignavi, collusi, corrotti, ci infangano… Siamo andati avanti. Convinti» ringranziando i volontari le Chiese campane a tutti coloro portati via dal cancro e al magistrato Federico Bisceglia che per anni ha combattuto contro la terra dei fuochi morendo in un incidente automobilistico, sul quale più volte sono stati sollevati interrogativi. Reazioni anche del vice presidente della Commissione Ecomafie, Gerolamo Cangiano, di Fratelli d’Italia, Il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino dell’onorevole m5 s Carmela Auriemma 

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