Spaccio di droga nel Casertano: scattano le perquisizioni ed i sequestri, dieci gli arresti
La droga direttamente consumata a casa degli spacciatori per evitare che nessuno dei clienti una volta uscito potesse essere fermato. Funzionava così il sistema di spaccio bloccato questa mattina dai carabinieri di Caserta su disposizione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Dieci le persone finite in manette 6 in carcere 4 ai domiciliari finite nel mirino delle forze dell’ordine dopo una serie di pedinamenti effettuate nel periodo da gennaio 2021 e luglio 2022. Nei comuni di Marcianise e Capodrise la fiorente attività di spaccio che avevano come punto di riferimento due abitazioni in via Giovanni verga a Marcianise e l’altra in via Napoli a Capodrise.
A gestire il traffico di stupefacenti 4 donne Lucia Cozzolino e le tre figlie tutte con precedenti per droga. Attività portata avanti anche dopo la morte del marito della donna; anzi, anche il giorno del funerale, è emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, lo spaccio è proseguito.
In carcere è finito poi anche colui che riforniva di cocaina le spacciatrici: si tratta del 61enne Francesco Castaldo, personaggio di spessore a Caivano che opera nella nota “piazza” del Parco Verde, e fratello del boss Pasquale Castaldo, detto “o farano”, ucciso nel settembre 2003 in un agguato camorristico in un bar di Caivano.
Nel corso delle perquisizioni di stanotte, all’atto della notifica dei provvedimenti, i militari dell’Arma hanno rivenuto un etto e mezzo di droga ed in particolare 43 grammi d cocaina, 10 grammi di marijuana e 91 di hashish e 5mila euro. Trovati anche 5mila euro in contanti, ritenuti il provento dell’attività di spaccio andata avanti anche nelle ore antedecenti all’operazione.