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Sovraffollamento nei penitenziari, Garante dei detenuti Ciambriello: “Carceri a numero chiuso”

Il sovraffollamento nelle carceri spesso si traduce in suicidi e tentati suicidi, c’è un’emergenza disagio che unisce nord e sud del paese. I garanti dei detenuti non chiedono più case di reclusione, ma di “costruire un sistema penitenziario che sia nuovo nel trattamento, nell’affettività, nella concessione delle misure alternative, nella depenalizzazione dei reati minori, nell’umanizzazione della pena”. Oggi manifestazione anche a Napoli, davanti al Palazzo di Giustizia. 

62mila detenuti presenti nei 192 Istituti italiani, numeri che rendono la cifra del mondo reclusione e in Campania la situazione non è migliore. Gli operatori penitenziari sono pochi e faticano a gestire una situazione di sovraffollamento cronico, con tanti reclusi affetti da problemi di tossicodipendenza e disturbi psichici. E Ciambriello lancia una proposta, le carceri a numero chiuso.

I presidi di protesta contro il sovraffollamento si terranno in varie città d’Italia. Al sit-in hanno aderito non solo “i garantisti e i tanti volontari”, ma anche esponenti dell’avvocatura, della magistratura, della politica, per chiedere “risposte concrete”. 

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