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Somma Vesuviana: vertenza Dema ancora blocchi, domani il Mimit

Ancora blocchi stradali e proteste ad opera degli operai della Dema di Somma Vesuviana che questa mattina, di buon ora, hanno bloccato la viabilità della strada statale 162 a Pomigliano D’Arco per poi portarsi sui binari della stazione Eav della città Barra così come era capitato appena qualche giorno fa proprio a Somma Vesuviana con il blocco sia della statale 268 sia dei binari della circum. Il coro che intonano è quello noto della battaglia sindacale “la gente come noi non molla mai” e infatti, dallo scorso dicembre, i dipendenti dema non si sono dati per vinti appena hanno saputo che il loro stabilimento rischiava la definitiva chiusura.

Primo mese senza stipendio, si legge su una storia instagram, suffragata da un post in cui le storie di questi lavoratori si scontrano con la realtà. “Notti insonni, paura di non riuscire a pagare le bollette, di non poter sfamare i nostri figli”. La vertenza Dema non riguarda solo Somma Vesuviana ma l’intera regione Campania. Oltre 200 gli operai che rischiano il posto nello stabilimento vesuviano per via del nuovo piano industriale proposto da Adler che vorrebbe riconvertire la sede in un centro di studi e ricerca. 

(https://www.instagram.com/reel/DGvtndKMOie/?igsh=MTliOXlkdDRvMng0Mg==)

A seguito di una lunga e serrata protesta tanti sono i sit-in e gli incontri che si sono tenuti per provare ad evitare i licenziamenti. Tra quelli più proficui che sembrerebbero aver avviato una svolta sostanziale per il futuro della Dema, quello dello scorso fine settimana in prefettura alla presenza del prefetto Di Bari e di Paolo Scudieri, patron dell’Adler. In quella sede si è aperta una prospettiva importante che sembrerebbe poter tracciare una nuova strada evitando la chiusura dello stabilimento. 

La parola ora passa al Mimit, quello che dopo la speranza del tavolo prefettizio, i sindacati avevano chiesto a gran voce per formalizzare la trattativa evitando che restasse aleatoria. Così domani, a Roma, alla sede del ministero, si incontreranno nuovamente i rappresentanti delle parti in causa sperando che l’incontro sia quello definitivo e risolutivo che attraverso un nuovo piano di sviluppo a non far tramontare la nota realtà industriale di Somma Vesuviana. 

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