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Somma Vesuviana: lettera al sindaco del presidente della consulta per la sicurezza del territorio

In merito le chiedo, lei intende calarsi nel ruolo di padre Costituente, o preferisce rimanere nell’eterno limbo?” si legge anche questo nella missiva che pone l’accento su questioni importanti che riguardano la città di Somma Vesuviana. Una lettera, quella mandata dal presidente della consulta per la sicurezza del territorio, che lancia una serie di interrogativi diretti al primo cittadino. La stessa consulta, insieme a quella per lo sviluppo economico, fu voluta dall’amministrazione guidata da Di Sarno, con l’intento di ascoltare la voce dei cittadini e ricevere stimoli e suggerimenti sull’azione di governo. 

Nella lettera si parte dal tema dell’autonomia differenzia per giungere a quello della transizione ecologica, passando per l’istituzione della comunità montana dei paesi vesuviani, che riguarda la manutenzione boschiva per contrastare il rischio idrogeologico, fino ad arrivare all’idea di bandire una zona Zes e cioè l’individuazione di un’area geografica dove le aziende possano godere di determinati benefici economici e di una serie di semplificazioni dal punto di vista amministrativo.


Nella lunga nota del dottor Moccia, presidente della consulta, sono passate in rassegna le tematiche che potrebbero essere al centro dell’azione politica di una città. Più volte il presidente lamenta l’assenza del primo cittadino alle assemblee della culta e nella parte finale della missiva parla anche di una questione legata a una recente determina. 

Lo stesso presidente, sull’affido operato dall’amministrazione alla ditta, richiama nella lettere all’art. 1394 del Codice Civile riguardate il conflitto d’interessi. 

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