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Sciopero: disagi per lo stop ai trasporti pubblici a Napoli e in tutta la Campania

Se solitamente lo sciopero dei trasporti crea letteralmente la paralisi nelle città, quello senza le fasce di garanzia aggrava ancora di più la situazione da generare un vero e proprio inferno. E lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico indetto oggi è proprio uno di quelli che non per forza teneva conto delle corse garantite, cosa prevista dalla legge così come spiega  Angelo Lustro, che è il segretario della Filt Cgil in Campania. A siglare le braccia incrociate anche Fil-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferro che chiedono ormai da tempo il rinnovo del contratto nazionale, giuste retribuzioni, maggiore sicurezza e un incremento dei fondi destinati al comparto. 

Secondo i rappresentati sindacali la responsabilità della situazione di stallo ricade sia sul Governo che sulle associazioni datoriali, sorde alle richieste di miglioramento dei servizi di mobilità. Situazione ancor più complicata in Campania dove il trasporto pubblico vede tra le altre cose molte infrastrutture ferroviarie in fase di sviluppo che rischiano di rimanere inutilizzate a causa di risorse insufficienti. Il timore per l’autonomia differenziata, che potrebbe aggravare ulteriormente le problematiche esistenti, è un tema che ha dominato il dibattito durante la mobilitazione.

Durante lo sciopero, le limitazioni nei servizi sono state evidenti: nella Linea 1 della metropolitana napoletana, gestita da Anm, rimaste aperte solo quattro stazioni con corse erano ridotte a determinati orari. La Linea 6 ha avuto una disponibilità ancora più limitata, mentre i servizi di autobus sono stati anch’essi gravemente compromessi. Eav, la società di trasporto regionale, ha cercato di garantire alcune corse, ma la situazione è rimasta difficile per molti cittadini. 

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