Scampia: ultimo giorno per gli inquilini della Vela Celeste per recuperare i propri beni, resta il rischio emergenza abitativa
Un giorno in più, è il termine ultimo per gli abitanti della Vela celeste di Scampia per recuperare gli ultimi effetti personali, ma soltanto quelli di prima necessità, come documenti, medicinali, effetti personali indispensabili.
E così questa mattina gli ultimi sfollati si sono radunati alle 9 ai piedi della struttura, sperando di recuperare gli ultimi effetti personali rimasti nelle loro abitazioni. Sotto la supervisione dei vigili del fuoco e della polizia, sono stati accompagnati all’interno, ma il tempo a loro disposizione è stato limitato a soli 20 minuti.
Una decisione che ha sollevato non poche polemiche, soprattutto tra coloro che abitano ai piani più alti della Vela, dal decimo al quattordicesimo, dove salire le scale, data l’assenza di ascensori, richiede già gran parte del tempo concesso.
Sullo sfondo, il proseguire dei primi lavori di demolizione e preparazione per la costruzione dei nuovi alloggi previsti dal progetto “Restart Scampia”, un intervento che ha accumulato un ritardo di almeno un anno rispetto ai piani iniziali.
Nel frattempo, tutti i residenti aventi diritto ai nuovi alloggi hanno presentato domanda per il sussidio messo a disposizione dal Comune di Napoli. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione Manfredi, prevede l’erogazione di un contributo mensile compreso tra i 400 e i 1.000 euro, a seconda della composizione del nucleo familiare.
Ma resta la difficoltà di molti tra gli sfollati nel dare le necessarie garanzie per sottoscrivere un contratto di affitto. Famiglie di disoccupati o lavoratori in nero hanno finito così con il rivolgersi a parenti ed amici, aspettando che nel mese di settembre qualcosa possa sbloccarsi. Una speranza per scongiurare l’emergenza abitativa.