Scampia: Gara di solidarietà, resta la rabbia degli sfollati.
Si commuove Franco Ricciardi a Scampia, lui che conosce bene la gente il quartiere e che per primo si è mobilitato per supportare quella stessa gente ora in difficoltà grazie alla quale è diventato famoso. Da ieri però tutta Napoli ha mostrato la sua solidarietà, portando generi di prima necessità aprendo le case a chi ne avesse bisogno.
Ma quello che viene fuori dopo lo sgombero della vela celeste è uno scenario a tratti prevedibile di illegalità diffusa, dalla mancata manutenzione agli appartamenti fini alla scoperta degli allacci abusivi per i contatori dell’energia elettrica.
Il prefetto di Napoli annuncia che il rientro nelle abitazioni sarà possibile entro 15 giorni, lavorando alacremente ma il coro di voci che si leva a margine è quello di persone che hanno paura a rientrare in abitazioni definite insicure.
Molti degli sfollati restano nella Facoltà di Medicina di Scampia mentre dal punto di vista sanitario le due bambine che hanno avuto la peggio dopo il crollo rimangono in condizioni gravissime e in prognosi riservata.
Questa mattina l ‘assessore al welfare Luca Trapanese presente a Scampia ha invitato i cittadini a considerare l’opportunità di andare nelle strutture indicate dal comune