Scampia: crolla un ballatoio, 2 morti e 13 feriti tra questi 7 bambini
Ferro e cemento, quello che in gergo tecnico viene chiamato ballatoio, balcone o che dir si voglia. Elemento strutturale di passaggio delle abitazioni, ma in quei palazzoni chiamati Vele a Scampia soprattutto luoghi di incontro, specie d’estate quando il caldo non fa respirare nelle case piccole e anguste, addossate l’una all’altra, come le vite custodite al loro interno, ammassate, buttate lì in quelle case che dovevano essere esempio di una città modello e in poco tempo, diventano invece fortini della malavita, agglomerati urbani di disperazione e disservizi.
Prima della rigenerazione urbana e dei finanziamenti, quasi 18 milioni, in una delle ultime Vele quella Celeste è arrivata la morte, e questa volta nessun proiettile a colpire. Ma la mano dell’uomo che al suo interno racchiude noncuranza e trascuratezza. Perchè basta farci una breve incursione, in quel che rimane ancora delle Vele, per capire lì la morte che si può presentare non per forza in stile gomorra.
Ieri sera intorno alle 22.30 è successo proprio questo. Prima un forte boato e poi il ballatoio del terzo piano che si sgretola crollando su quelli dei piani sottostanti, dando vita ad un inevitabile effetto domino che costa la vita a due persone, 13 feriti tra questi sette bambini due in condizioni gravi. Il cedimento, un crollo, perché manutenzione e controllo non abitano nelle Vele.
A perdere la vita Roberto Abbruzzo, macellaio, sposato e padre di una bimba di due anni. e Margherita Della Ragione, una donna di 35. Una 25enne è grave al Cardarelli, ricoverata in Rianimazione. Sempre nello stesso ospedale, ma con ferite meno serie, due donne di 53 e 35 anni. Per fratture ed un’emorragia cerebrale un uomo è ricoverato all’Ospedale del Mare, una 23enne è meno grave. Al San Paolo di Fuorigrotta è stato ricoverato un 28enne.
Sette bambine, di un’età compresa tra i due e i dieci anni, sono state trasferite all’ospedale pediatrico Santobono in codice rosso. Due – di 7 e 4 anni – sono in condizioni gravissime, in Rianimazione, a causa di fratture alla testa e lesioni agli organi. 800 persone evacuate per permettere le verifiche tecniche sull’edificio. La Procura della Repubblica di Napoli aprirà un’inchiesta sulle cause del crollo.