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Scafati marcia della legalità dopo i raid al Fondo Nappo fiore all’occhiello dei beni confiscati alla camorra

Ci sono Maurizio Landini e don Luigi ciotti in testa al corteo per la manifestazione di solidarietà al fondo agricolo Nicola Nappo vandalizzato 3 volte in un mese. 1.500 persone da tutta Italia in marcia per la legalità partita da piazzale Aldo Moro.
I raid al fondo, bene confiscato al clan Galasso e restituito alla collettività, da parte della criminalità organizzata hanno sollevato l’indignazione comune e rappresentano si legge in una nota, il modo attraverso il quale le mafie, tentano di impedire la valorizzazione sociale ed economica dei beni sottratti al loro potere.

Il fondo Nappo che di recente ha ricevuto un finanziamento pari ad 1,5 milioni di euro con i fondi del Pnrr, agli inizi del mese di aprile aveva subito il primo atto vandalico. Ignoti avevano sfondato una delle porte di ingresso di uno dei manufatti presenti all’interno della struttura, portando via un motosega ed un impianto audio. Il 17 aprile i referenti dell’associazione Terra Viva che gestiscono il fondo, avevano denunciato il furto di un mezzo agricolo, dei gazebo e altri materiali destinati all’area pic-nic con pesanti danni materiali per un valore di migliaia di euro. Ed infine l’ultimo atto vile, a pochi giorni dalla marcia con il furto di alcune buste contenenti le bandiere della Cgil e della Flai che sarebbero servite proprio per la manifestazione. Tre atti che messi insieme fanno pensare ad una sola e unica matrice quella malavitosa, pronta a danneggiare uno dei simboli della lotta alle mafie, dedicato a Nicola Nappo ucciso per errore dalla camorra.
Don Ciotti alla guida di Libera dal palco allestito in piazza Vittorio Veneto ha detto chiaramente che il problema della violenza in tutte le sue forme si manifesta anche con la distruzione su un bene confiscato, facendo dei furti, rubando le bandiere della Cgil. Alla violenza si risponde unendo le nostre forze per diventare una sola forza etica, sociale, culturale, religiosa, politica, come servizio per il bene comune. I giovani – ha aggiunto don Ciotti – sono importanti e fondamentali perché i giovani sono una grande ricchezza, una grande risorsa. Il segretario nazionale ha detto “no” alla privatizzazione dei beni confiscati alla criminalità, lanciando dure accuse sia al centrodestra che al centrosinistra. Per Landini è necessario “tutelare e valorizzare” questi simboli della legalità e di riscatto.

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