Scafati, il Sindaco Aliberti dopo l’assoluzione: “Fine di un incubo”
Il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti rompe il silenzio, è emozionato, a tre giorni dalla sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste” emessa dal Tribunale di Nocera Inferiore nel processo che lo ha visto imputato con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso in occasione delle amministrative del 2013 e delle regionali del 2015.
La Dda di Salerno aveva chiesto una condanna di 6 anni e 8 mesi. Le accuse, dopo quasi dieci anni di indagini e processi, sono risultate prive di fondamento. Il Sindaco parla della sofferenza nell’affrontare gli anni trascorsi, la reclusione, oltre che l’umiliazione.
Il primo cittadino, esponente di Forza Italia, che in questi anni è stato assistito dagli avvocati Silverio Sica e Giuseppe Pepe si è sempre dichiarato innocente, subito dopo la sentenza in un post sui social aveva scritto: “Non sono mai stato un camorrista, né un uomo che si piega al potere della malavita”.
Assolti con formula piena anche tutti gli altri imputati, tra cui la moglie di Aliberti, l’ex consigliere regionale della Campania, Monica Paolino, e il fratello del primo cittadino, Nello Aliberti.
