Sarno – Alluvione ’98, la Cassazione condanna il Comune al risarcimento
Sembra quasi fatto apposta. Nei giorni del dolore e delle polemiche dopo la tragedia che si è abbattuta su Ischia, arriva la notizia di una sentenza storica che riporta indietro di oltre 24 anni e rievoca il fango e la disperazione che colpì Sarno. Alluvione del 1998, 137 le persone travolte dalla colata.
I giudici della Suprema Corte hanno stabilito che il Comune salernitano dovrà risarcire le vittime. Accolto il ricorso incidentale della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’Interno, nei confronti dello stesso Comune, per quanto pagato a titolo di risarcimento alle parti civili, anche in assenza di atti autoritativi del primo cittadino.
Secondo la Suprema corte infatti la responsabilità diretta della PA «scatta anche per il fatto, penalmente illecito, commesso dal sindaco non attraverso un atto autoritativo ma con una omissione». E nel caso di Sarno diventa rilevante il mancato ordine di evacuazione disposto dall’allora sindaco, Gerardo Basile, ingegnere, condannato nel 2013 dopo cinque processi e un iter durato quasi tre lustri, con sentenza definitiva a cinque anni per disastro colposo.
Ora la sentenza della Corte ribalta tutto: è responsabilità diretta della PA anche l’omissione, in questo caso il mancato ordine di evacuazione. Sia il Tribunale che la Corte di Appello, in precedenza, avevano negato l’azione di regresso nei confronti del Comune affermando che Basile era l’unico responsabile diretto dell’accaduto.
Il Comune dunque non c’entrava nulla con gli indennizzi. Ma tutto questo viene bocciato dalla Terza sezione civile, la condotta omissiva del sindaco investe ora anche il Comune, chiamato dunque al risarcimento.
Il rammarico così come evidenziato in una nota è che, con questa decisione, i cittadini sarnesi dovranno pagare per i loro stessi morti mentre in altre tragedie lo Stato ha provveduto direttamente a risarcire senza agire contro il Comune.
Al di là delle scelte legali (si sta anche prendendo in considerazione il ricorso alla magistratura europea) il Sindaco, che ha già informato l’Anci, fa ancora appello al Presidente della Repubblica ed al mondo politico per evitare che una tale ingiustizia colpisca tutta la città ed ha intenzione di convocare tutte le forze politiche cittadine, per coordinare un’azione politica comune per tutelare i cittadini ed il futuro dei nostri giovani.