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San Vitaliano, otto misure cautelari per corruzione, in manette anche l’ex sindaco Rosalia Masi

Non si è trattato di un terremoto politico. È stato un crollo controllato, chirurgico, studiato in silenzio per mesi, e poi fatto esplodere nel momento esatto in cui ogni via di fuga era già sbarrata.

Stamattina, su ordine del GIP del Tribunale di Nola, la Squadra Mobile di Napoli e i Carabinieri di San Vitaliano hanno eseguito otto misure cautelari. Indagati eccellenti: Tra i destinatari dell’ordinanza figurano il Sindaco dimissionario del Comune di San Vitaliano  Rosalia Masi ed il marito ex Responsabile del Settore delle Politiche Sociali del medesimo Comune, gravemente indiziati, fra l’altro, di essersi associati con il Comandante f.f. della Polizia Municipale e con l’allora Responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’ente allo scopo di perpetrare molteplici condotte di reato contro la Pubblica Amministrazione. Sono stati sottoposti a misura cautelare personale, altresì, il Vicesindaco dimissionario del Comune di San Vitaliano Vitaliano Sasso, il Responsabile del Settore delle Politiche Sociali e dell’Ecologia, l’ex Responsabile dell’Ufficio Tecnico, il Comandante f.f. della Polizia Municipale nonché l’Amministratore di fatto ed il Direttore Tecnico della società aggiudicataria del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani sul territorio comunale. 

I reati ipotizzati non lasciano spazio a interpretazioni morbide: corruzione, tentata concussione, turbata libertà degli incanti, depistaggio, associazione per delinquere. Tutto per un solo obiettivo: sottomettere la macchina comunale agli interessi di pochi, occupare il potere, manipolare appalti e incarichi pubblici. Due arresti in carcere. Due ai domiciliari. Altri con misure interdittive: divieto di dimora, sospensione dall’esercizio di pubblici uffici, divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.

Secondo gli inquirenti, non si sarebbe trattato di episodi isolati. Ma di una gestione sistemica del malaffare, costruita all’interno dell’ente, con ruoli, complicità e un copione scritto: favori, pressioni, assunzioni forzate, gare pilotate, intimidazioni interne. Nel mirino anche la gestione del servizio rifiuti, con pressioni su ditte appaltatrici per inserire lavoratori indicati dai vertici comunali, e ombre gravi su appalti nel settore urbanistico e sul discusso abbattimento del campo sportivo.

L’operazione odierna arriva dopo mesi di indagini serrate, ascolti, pedinamenti e verifiche. Un lavoro sotterraneo, che ha scoperchiato quello che oggi viene definito “l’epilogo di una gestione irregolare e clientelare del potere locale.”

Ora, San Vitaliano si sveglia con un Comune commissariato, un’intera classe dirigente sotto inchiesta e una ferita istituzionale che difficilmente potrà rimarginarsi in fretta.

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