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San Vitaliano: le dimissioni non ufficializzate del sindaco Masi

San Vitaliano potrebbe trovarsi al centro di uno scandalo politico senza precedenti. Non si tratterebbe solo di dimissioni ma del possibile crollo di un’intera amministrazione travolta da un’inchiesta che secondo fonti non ancora ufficiali, ma esistenti, coinvolgerebbe il sindaco Rosalia Masi, il suo vice Vitaliano Sasso e numerosi tra funzionari e dirigenti. Le dimissioni dei vertici, apprese da una nota diramata dal gruppo consiliare di opposizione “San Vitaliano Rinasce”, sarebbero solo la punta dell’iceberg. Ci sarebbe un’indagine penale, si parlerebbe di una valanga di avvisi di garanzia, una dozzina, distribuiti come cartoline dall’inferno a politici, tecnici, dirigenti. Uno su tutti, l’ex responsabile dell’urbanistica Francesco Giaccio, dimessosi a febbraio, forse non per stanchezza ma per tempismo. Anche il suo successore, il Dottor Grazia, avrebbe lasciato il posto, dopo appena tre mesi. Due uscite rapide, nello stesso settore strategico. Le coincidenze, quando si sommano, diventano indizi.

Si ipotizzerebbero illeciti negli appalti pubblici, forse legati anche al discusso abbattimento del campo sportivo. Ma ciò che peserebbe di più non sarebbe l’inchiesta, che farà il suo corso, bensì il silenzio calcolato con cui si sarebbe cercato di assorbire il colpo. Niente spiegazioni alla città, nessuna assunzione di responsabilità. eh già perché al momento le dimissioni lo ricordiamo non sono state comunicate dall’amministrazione ufficialmente, ma da una nota dell’opposizione. Il vuoto, più che l’atto, parlerebbe da solo.

E tutto questo accadrebbe all’interno di un’amministrazione che, pur eletta con un plebiscito nel 2023, sarebbe esplosa in tempi record sotto il peso di guerre interne, ambizioni personali e veleni politici. L’abbandono della consigliera Loredana Ciraulo, passata all’opposizione dopo essere stata, a quanto pare,invitata a lasciare gli uffici, rappresenterebbe solo l’ultimo segnale di un naufragio annunciato. 

Appalti, concessioni, omissioni. Ma quali potrebbero essere le grandi opere in atto sulle quali speculare? Un rapido sguardo sull’intero territorio, che conterebbe all’incirca 7mila anime, potrebbe far pensare al progetto relativo al campo sportivo, oppure molto più semplicemente il grande business dell’edilizia residenziale tallone d’achille di molte amministrazioni. 

Quello che però, offende e indispettisce la popolazione, dopo le voci raccolte in giro per la città, è il silenzio dei protagonisti che suonerebbe come un’ammissione indiretta. Il sindaco avrebbe venti giorni per tornare indietro, ma la questione non sembrerebbe più solo amministrativa: sarebbe in gioco la credibilità stessa delle istituzioni locali. La città, intanto, resterebbe in attesa, con l’amara sensazione di essere stata tradita.

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