San Paolo Belsito – Crollo ex pastificio Ferrara: riunione in Comune per definire gli interventi
Abbandonato da venti anni la struttura dell’ex pastificio Ferrara a San Paolo Belsito, ha dato segni di cedimento e un’intera ala è venuta giù. Tanta paura e spavento per gli abitanti residenti di via Nola.
Alle 7.20 di ieri mattina è crollato un pezzo del vecchio mulino confermando le preoccupazioni dell’amministrazione comunale e dei tecnici che avevano chiuso al transito la strada dopo la caduta di alcuni calcinacci nella serata di venerdì scorso.
Un cedimento strutturale che ha accellerato le pratiche per l’abbattimento. Infatti il sindaco Cafarelli aveva già richiesto il parere di una ditta specializzata per provvedere all’abbattimento per implosione, poi il crollo e la necessità di mettere in sicurezza l’area e di consentire il rientro nei propri fabbricati di due nuclei familiari abitanti a ridosso dell’ex mulino, che al momento vivono problemi di logistica, ospitati in albergo senza poter esercitare l’attività di autofficina meccanica situata al piano terra dello stabile fatto evacuare.
Nel pomeriggio si è svolta presso il comune di San Paolo una riunione tra il sindaco Cafarelli, il proprietario dell’ex pastificio Ferrara, il comandante della struttura militare del Polo, tecnici ed esperti per definire il crono programma di interventi da mettere in atto per risolvere l’emergenza. L’area del pastificio confina con il Polo di Mantenimento Pesante Sud, e nello specifico, con dei capannoni che contengono varie attrezzature militari. Sarà necessario capire i tempi che l’Esercito impiegherà per lo sgombero dei suoi locali, per consentire poi l’abbattimento del fabbricato.
Una situazione che resta continuamente monitorata con la zona off limits ad auto e pedoni, in attesa che l’amministrazione decida come organizzare nei tempi e nei modi l’intervento divenuto di somma urgenza, anche perchè la chiusura dell’arteria ha di fatto, tagliato in due i collegamenti tra Nola e il Vallo di Lauro e i comuni vesuviani della cintura che si spinge fino a Sarno, appena dopo qualche settimana dal ripristino della circolazione su via Casamarciano verso il baianese, sempre per la presenza di un edificio pericolante per infiltrazioni d’acqua a Casamarciano.