San Marzano sul Sarno – Contraffazione, sequestrata fabbrica del falso

Contraffazione di capi di abbigliamento sportivo a San Marzano sul Sarno. Sono stati i finanzieri della compagnia di Scafati ad individuare una fabbrica del falso, operante all’interno di un locale commerciale che risultava apparentemente chiuso. I militari erano da tempo sulle tracce dei falsari e alla ricerca del luogo di produzione. Dopo un lungo periodo investigativo la centrale del falso è stata individuata nel centro di San Marzano sul Sarno. Dietro le serrande abbassate si nascondeva una vera e propria fabbrica di produzione di materiale sportivo contraffatto. All’interno dei locali presenti macchinari industriali utili alla lavorazione e al confezionamento di magliette, cappellini, sciarpe ed altri articoli.
Trovati 5000 prodotti contraffatti delle più note squadre di calcio nazionali, in particolare di Napoli e Salernitana. Articoli che erano pronti ad invadere i mercati per le imminenti festività natalizie.
Il mercato del falso in Italia rappresenta una buona fetta di spesa degli italiani che nel 2015, secondo i dati del Censis, avrebbero consumato 6,9 miliardi di euro, un valore in crescita rispetto al 2012.
Una filiera commerciale illegale che sottrae all’erario 1,7 miliardi di euro di imposte dirette e indirette, oltre alle imposte provenienti dalla produzione attivata in altri settori, che farebbero arrivare il gettito fiscale a 5,7 miliardi, pari al 2,3% del totale delle entrate dello Stato per le stesse categorie di imposte.
La vendita passa dalle bancarelle in strada a capannoni e magazzini, appartamenti privati, attraverso siti web e corrieri. Un danno per il Made in Italy, in termini di sicurezza dei consumatori e per lo sfruttamento delle persone impiegate nella filiera della produzione e della commercializzazione.
In questi anni le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli e il valore complessivo della merce sequestrata nel periodo 2008-2014 è di 4,5 miliardi di euro.
Ritornando al sequestro di San Marzano sul Sarno l’intero locale è stato sequestrato, mentre per il responsabile è scattata la denuncia alla procura di Nocera Inferiore e dovrà rispondere del reato di contraffazione.