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Salerno: violenza sessuale ai danni di un minore, due arresti

Gli arresti compiuti questa mattina dalla polizia mettono in luce la gravità del fenomeno dell’adescamento online, un reato che colpisce i più vulnerabili, in particolare i minori. La notizia di un bambino della provincia di Salerno costretto a produrre foto e video sessualmente espliciti per due uomini residenti a Milano, evidenzia la portata del crimine che trascende le distanze geografiche.

I due uomini sono stati arrestati con l’accusa di aver costretto un bambino della provincia di Salerno a produrre e inviare foto e video sessualmente espliciti. Episodio preoccupante che mette in luce la vulnerabilità dei più giovani di fronte a predatori online, che sfruttano le tecnologie moderne per perpetrare atti di violenza e sfruttamento. 

Le indagini, condotte dalla polizia del Centro operativo per la sicurezza cibernetica, hanno rivelato come i due uomini, pur vivendo in città diverse, abbiano orchestrato un piano per adescare la vittima. La distanza geografica non ha impedito loro di stabilire un contatto diretto e manipolativo, utilizzando il cellulare del bambino come strumento per la produzione di materiale pedopornografico. La rete, purtroppo, diventa un palcoscenico ideale per questi crimini, dove i confini fisici si dissolvono e l’anonimato dei predatori rende più difficile la loro identificazione.

Uno dei due arrestati è stato condotto in carcere, mentre l’altro si trova agli arresti domiciliari. Le indagini hanno rivelato anche pressioni esercitate sul bambino per incontri in presenza, un elemento che amplifica la gravità della situazione. Gli investigatori, attraverso l’analisi dei dispositivi elettronici degli arrestati, hanno potuto raccogliere prove fondamentali per incastrare, dimostrando l’efficacia delle operazioni di polizia in contesti di questo tipo.

Non si tratta però di un caso isolato: le indagini hanno portato all’identificazione di altri due soggetti, un residente della provincia di Torino e uno della provincia di Foggia, accusati di detenzione di materiale pedopornografico. Potrebbe dunque allargarsi il raggio d’azione del fenomeno di adescamento, rivelando una rete più ampia di individui coinvolti in attività illecite.

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