Salerno, omicidio Solimeno: fermato il presunto assassino
Se Mario Solimeno morto lo scorso ottobre, dopo un mese di agonia, fosse coinvolto o meno in una guerra tra bande ancora non è stato accertato. Di certo questa mattina è finito in manette il suo presunto assassino Giuseppe Celso, insieme a Gaetano e Felice Celso, nell’ambito di un blitz della polizia di Salerno, in un quartiere ad Eboli.
Solimeno artigiano di 29 anni a settembre scorso fu colpito mentre si trovava in auto con il fratello, nel cosiddetto Rione Pescara, vasto complesso di edilizia popolare di Eboli. Alcuni sconosciuti si erano improvvisamente avvicinati alla vettura sparando alcuni colpi d’arma da fuoco che avevano raggiunto Solimeno in alcune parti del corpo.
Nonostante il tentativo prolungato dei medici di salvargli la vita, l’artigiano era deceduto dopo un’agonia durata 28 giorni con le gambe e le braccia paralizzate, perché uno dei proiettili gli aveva polverizzato due vertebre cervicali. L’omicidio, secondo le indagini, sarebbe scaturito nell’ambito di una feroce guerra per la contesa delle piazze della droga all’interno del rione “167” di Eboli. Una guerra che stando alle prove raccolte finora non dà per certo il coinvolgimento dell’artigiano morto probabilmente per errore.